mercoledì 18 gennaio 2012

mondo

strano che sia proprio io a scriverne. proprio io che mi sento così poco indicato a farlo.
sì, occorre far conto che il gatto sia un gatto vero, che il filo d'erba sia una filo d'erba vero, che quel bambino sia un bambino vero. anche se i pittori si divertono a ridipingerlo. eppure non ne ha bisogno: ogni cosa ha già il suo colore. certo non fa mai male un piccolo ritocco o un'aggiunta.
così, se proviamo a toccarla, la pelle pare della consistenza e morbidezza adeguata. e gli uccelli volano dentro il cielo come se fossero a loro agio (pure il cielo sembra a suo agio, con tutto che quelli sfrecciano in ogni direzione). solo la nebbia appare un po' perplessa. forse perché, da sopra, le stelle stanno facendole il solletico

4 commenti:

  1. Mi sono trovata a mio agio qui leggendo il tuo post. Smacketti ^_^

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  2. bello questo scritto.

    ma il mondo esiste davvero. te l'assicuro.

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  3. nell@ non avevo bisogno di essere rassicurato. ciao

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