lunedì 15 ottobre 2018

mortalità

il peccato è connaturato. rima col mortale.
il problema è l'artificio, la forzatura del peccato (im)mortale, del peccato d'inimicizia. col relativo controsenso della sua indomita ferocia.
terribile arroganza, bramosa d'eternità.
la religione ha buon gioco nel prenderlo in parola e condannarlo a non avere fine

4 commenti:

  1. Il "peccato" di ogni religione non è la gestione delle regole ma la strumentalizzazione che ne fa. Le stimerei di più se tendessero le loro forze all'educazione delle coscienze... ma questo è compito troppo difficile e di esito incerto per cui è meglio spaventare con una dannazione eterna.
    Buongiorno.

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    1. è chiaro che questa forzatura arriva spesso da entrambi i fronti.
      e che è soprattutto recepita come contrasto insanabile, piuttosto che come ipotesi e ricerca, con percorsi anche molto diversi. buon giorno

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  2. Fortunatamente, abbiamo avuto un Dio che non si è vergognato ad abbassarsi fino a prendere la nostra condizione umana, fino ad accettare a essere condannato a una pena riservata ai malfattori, caricandosi di tutti i nostri peccati.
    sinforosa

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    1. una storia che trovo convincente solo fino ad un certo punto.
      e il caso ha voluto che ne scrivessi una piccola variante proprio pochi giorni fa. buon giorno

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