domenica 7 settembre 2025

capacità

gli umani hanno la capacità infinita di soffrire per incapacità d'amare

16 commenti:

  1. Gli umani sono esseri strani...
    Ciao

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    1. dal mio punto di vista lo sono :)
      lieto giorno

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  2. Questo lo dici tu. Giorno

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  3. Visto che devo commentare in modo idiota, mi viene da pensare che stai parlando di te. O sbaglio?

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  4. Già, pare che non ci capacitiamo ancora tra amare e soffrire.Ciao:)

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    1. una propensione :)
      lieto giorno

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    2. Si,una propensione , attitudine e resistenza nel non riconoscersi nella capacità naturale di amare ,fino ad azzerarla ,per costruirne un'altra di difesa verso la prima senza acquisire attimo di inizio sofferenza, oltre come capacità e incapacità si intendano.
      Ciao antony.poe


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  5. soffrire per amore è un classico intramontabile

    Ciao UmanoPoe

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    1. dai tempi del peccato originale :)
      maradìmao

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  6. Se amassimo davvero nessuna sofferenza, saremmo felici, comprensivi, tolleranti. Pochi riescono ormai. Anche nelle imprese più elementari..figuriamoci a mettersi d'impegno..

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  7. Uno scrittore che mette in luce il tema del post:)

    “Quanto più invecchiavo, quanto più insipide mi parevano le piccole soddisfazioni che la vita mi dava, tanto più chiaramente comprendevo dove andasse cercata la fonte delle gioie della vita. Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che da valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire. Ovunque scorgessi sulla terra qualcosa che si potesse chiamare “felicità”, consisteva di sensazioni. Il denaro non era niente, il potere non era niente. Si vedevano molti che avevano sia l’uno che l’altro ed erano infelici. La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza. Anche la salute non aveva un gran peso; ognuno aveva la salute che si sentiva, c’erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c’erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza. Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento. La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla.C’erano moltissimi sentimenti, all’apparenza, ma in fondo erano una cosa sola. Si può dare al sentimento il nome di volontà, o qualsiasi altro. Io lo chiamo amore. La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare."
    Herman Hesse

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