vediamo se ricordo

gallo castaldo
gallina castaldina
oca badessa
anatra contessa
gatto mammone
cane abbaione
miccio calcione
bue cornuto
tasso barbasso

ignoto

io viveva in tutto e per tutto ignoto a me stesso, non mi credendo vera capacità per nessuna cosa al mondo

istruzione e sviluppo 5

senza considerare poi l'acquisizione delle competenze specifiche in relazione alle necessità del mercato del lavoro, sia sul piano interno che su quello della competizione internazionale, e infine in relazione alle sfide dello sviluppo tecnologico

istruzione e sviluppo 4

almeno quattro quinti degli italiani non possono e vogliono accedere a una buona istruzione

istruzione e sviluppo 3

solo un quarto circa del paese è in grado di offrire una buona istruzione

istruzione e sviluppo 2

una cattiva istruzione italiana è inferiore a una cattiva istruzione straniera

istruzione e sviluppo

una buona istruzione italiana è superiore a una buona istruzione straniera

topos

no, non sono d'accordo, questa non è un'utopia: è un modo d'esistere, possibile.
perché è, ancor prima, un modo di vivere

carezze

farsi una carezza con la mano d'un altro

acqua d'fontana

aspettava proprio che uscissi e cominciassi a pedalare

sul piano

che vittima e carnefice non possano essere messi sullo stesso piano è talmente ovvio che mi viene più di qualche dubbio

successione

è successo.
la mia esistenza: un completo insuccesso

sono oltre

tu sei oltre la realtà

nte 2

l'espansione depressiva

ritardato e insensato

grazie, anche se non ho potuto leggere.
conosco i vostri pensieri

polenta

come la mangiate?

fonte

sono la fonte
origine dei tuoi desideri:
dissetati dunque, cara
coi capelli a sfiorare
la superficie a evocare
il rito a ripetere

quasi un miracolo

diversi tra loro, in disaccordo su quasi tutto, molto spesso avversari.
ma noi siamo riusciti.
siamo riusciti nell'impresa pressoché impossibile: coalizzarli tutti, proprio tutti, contro: i nostri amici (o presunti tali) e i nemici, i neutrali e i simpatizzanti, i tiepidi e gli accaniti, gli indulgenti e gli intransigenti

come s'era sciocchi a vent'anni - una bella focaccia intera

"come s'era sciocchi a vent'anni!" risuonò finalmente la voce di Erik. "ci si aspettava dio sa che, e chissà come ci s'era messi in testa che esistessero tali cose!
sì, adoperavamo i nomi che le cose hanno realmente, ma intendevamo qualcosa di ben diverso da quel fiacco ben di dio che ci toccò.
in fondo, la vita è ben poca cosa. che ne dici tu?"
"eh, non so, io la prendo come viene. di solito non si vive neanche, il più del tempo si esiste soltanto. se si potesse ricevere la vita come una bella focaccia intera e gustosa, in cui poter ficcare i denti!... ma così, a bocconi, è cosa poco allegra"

cronache quotidiane

penso davvero che, ogni tanto, la mattina sarebbe preferibile dare lettura delle cronache di topolinia, invece di riportare e commentare le notizie del giorno dal mondo

urion

provate a immaginare la mia sorpresa e gioia quando, tirando su la tapparella della finestrella del bagno, mi sono trovato davanti, esattamente inscritto nella cornice, orione.
come se mi fosse venuto incontro dal passato un amico caro o il cane amato.
personificazione della straordinaria bellezza e forza del bambino che è in ognuno di noi, che ovunque e sempre nasce e rinasce

comunità

c'era molta meno gente di quella che mi ero aspettato di trovare.
ma, si sa, i giovani non conoscono i librai. e quelli un po' meno giovani lavorano.
poi, per quel poco che ne so e di cui posso quindi rendermi conto, mancava la comunità cattolica

disprezzo

accettava i suoi baci, perché aveva troppo disprezzo di se stessa per sottrarsene

vecchie e nuove emozioni

per ricordarlo leggerò un paio di racconti di cechov.
edizione degli anni sessanta.
acquistata in quel suo fantastico bugigattolo di spiritoso barbitonsore

in principio

in principio era mistero.
e mistero, ovviamente, non aveva tanto un grande desiderio quanto una superiore volontà. quella di conoscenza. per natura senza limiti.
cominciò quindi a indagarsi.
come fosse un fanciullo, invogliato dalla sua stessa forma, spinse avanti la facoltà di immaginazione.
e quello che sembrava iniziò a somigliare alla figura.
era materia di sé ed era pensiero dell'altro da sé.
ormai il processo non poteva più essere arrestato e mistero non trovò soluzione più adeguata che avvolgerlo dentro il segreto.
il racconto è qualcosa che si può ripetere in infinite varianti e di cui nessuno potrà mai rivendicare la paternità esclusiva

peccati di vecchiaia

l'anniversario coincide casualmente con i miei propositi attuali di longevità.
tutto questo m'induce al sorriso.
pensabile di riuscire a conservarlo.
impensabile individuarli

risalto degli interessi

faccio (relativamente) tante cose.
ma non scelgo mai di farne tante da non permettermi di poter cambiare e mettere, di volta in volta, in primo piano quel che più m'interessa

permeabilità degli interessi

né con loro, né contro di loro.
non ho interessi bastanti in comune o da difendere e rivendicare

acido

non è acidità.
solo a volte sono stanco di ripetere le cose.
non decine o centinaia di volte, ma migliaia e migliaia

puntate

loro puntano.
vedremo poi chi vincerà.
dipendesse da me, terrei il banco

buoni propositi

con la settima beethoven era pronto per il manicomio.
ma voleva trovarsi in buona compagnia

ora vecchia

ora vecchia mi diceva il padrone.
domattina alle sette, ora vecchia.
ai vecchi tempi (è il caso di dirlo) della raccolta dei pomodori.
e mi racconto che ci sarà quindi ancora sempre un'ora nuova

orlo

tanto tempo che, con l'ora solare, non venivo in ufficio che s'era già fatto chiaro.
così ho potuto vedere il bordo scuro lasciato dalla piena sull'argine.
e il merlo che indagava zampettando proprio sull'orlo

tempio

la mia porzione di cielo.
finestra spalancata sull'immensurabile

ospiti

con l'acqua e dopo l'acqua viene lo spirito.
perché ospite è l'invitato e, insieme, colui che invita

pianto

tutto nero - scuro
a coprire il campo
di battaglia
dell'anima - nuda
c'è sempre uno
che piange più
dell'altro - amato
dopo il silenzio
che divide i mondi

alito

si può anche dire che la fede, in un certo senso, partecipi dell'intelligenza divina

misfatti

se malvagità, sofferenza e dolore trovassero comprensione e misericordia non sarebbe addirittura un misfatto più grande?

il dì d'esultanza

"ma," lo interruppe Niels "non capisce che il giorno in cui gli uomini potranno gridare liberi esultando: Dio non esiste!, che in quel giorno nasceranno come per incanto un cielo nuovo e una nuova terra (?).
soltanto allora il cielo sarà uno spazio libero, infinito, invece di un occhio che spia minaccioso.
soltanto allora la terra sarà nostra, e noi della terra..."

stride la strega

non vi ho detto cosa mi è accaduto di ascoltare nella notte, appropriata, di streghe e scherzetti.
un pianista che suonava il quinto di beethoven come se avesse sotto le dita un cembalo

troppo

vi pare troppo chiedere di essere informato, di essere messo in grado di svolgere il proprio incarico?