lunedì 3 novembre 2014

famiglia

la prima cellula disgregatrice della società

21 commenti:

  1. Non sono d' accordo. Che ognuno si assuma la propria responsabilità. E' ora di finirla di incolpare sempre gli altri.

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    1. http://altro.blog.tiscali.it/2010/04/19/quadri-storti/?doing_wp_cron

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    2. non ne farei questione di colpa ma, appunto, di responsabilità. e la famiglia ne ha parecchie

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    3. ogni persona che si mette in gioco, ogni comunità che accetta di condividere, si assume le responsabilità. di ogni tipo. è inevitabile !!!
      poi che non si riesca o si riesca è un altro paio di maniche...

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    4. anche bagnare una piantina o decidere di averla sul balcone, per dire, è assumersi una responsabilità. tu non ce le hai le piantine però non puoi criticare chi ha un giardino, anche bello peraltro...solo perché nel curarlo commette errori.

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    5. ???? Eh? Dici a me? :(

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    6. no. io parlo con la persona che scrive questo blog. non mi piace parlare agli anonimi/e.

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    7. nella@ invece penso proprio di poter esercitare lo spirito critico. che naturalmente è altra cosa da quel che intendi e temi

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    8. Lo spirito critico lo,si deve esercitare in un campo in cui si ha esperienza. Non in ambiti del tutto sconosciuti o negletti. Questo è ciò che penso quando per esempio un prete si permette di dare consigli sulla vita matrimoniale...un ambito da cui lui è totalmente avulso. Perciò io non lo accetto di esser consigliata da chi non vive le esperienze direttamente.

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    9. perché fai questa considerazione? io non sono forse cresciuto in una famiglia?

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    10. non come padre e marito ma solo come figlio. figlio per sempre.

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    11. parzialmente come compagno. non come marito. non per buona parte della vita. troppo poco, troppe poche responsabilità assunte.

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    12. questa mancanza voluta di responsabilità non impedisce analisi del fenomeno e conclusioni

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    13. anzi è in qualche misura una scelta conseguente

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    14. Non sono del tutto d accordo neppure che sia stata una scelta. Non sei tu l unico e solo arbitro.

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  2. Bagna la piantina antonypoe. Poi se la prendono con me. Hai capito, questo-a mi vuole morta. :-)

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    1. simpatica metafora :)
      ma, sinceramente, non c'entro e quindi non vedo cosa potrei fare

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  3. Una cosa....anzi due le puoi fare...
    Mi avete fregato con la lista....io, da sola, indifesa, debole e fragile...povera. :-(
    Se sei un galantuomo come io credo.....lo sai quello che devi fare ( solo la lista non è compromettente :-).... questo è il regalo per il mio compleanno.
    Poi, quello di natale e'... nominare e sai dove. Il resto non lo accetto. :)
    Avevi anche detto che mi volevi bene...quindi.
    Ps mi sento sola. :-D meglio sole che....
    Baciotti, tanti.

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  4. Io ho fiducia in te. Tanta. E finché vivo io non finirai all' inferno.

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