mercoledì 25 febbraio 2015

ricordi giovanili

allora, da ragazzo, pensavo quel che penso ancora adesso:
non sono le riforme ciò che occorre ma un profondo cambiamento delle coscienze

7 commenti:

  1. Ah ahah...per i "dissociati" avidi, il pensiero, la parola, e lo scritto non corrispondono mai , anzi è l' opposto, dell' AGIRE.
    Non esiste coscenza per i miserabili incoscienti, ma solo per un NON tornaconto.
    E tutto si paga....prima o poi
    Resta solo la spasmodica attesa.

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    1. resta solo la spasmodica attesa: formidabile conclusione :)

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  2. Condivido in toto, se si hanno le coscIenze sporche a voglia fare riforme.. Buon pomeriggio

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  3. Bisognerebbe cambiare le riforme dei riformatori...riformati...;-)

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    1. allora forse si fa prima a lasciar tutto com'è :)

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  4. coscienze eh? Se poche decine, centinaia o migliaia di persone (lobbies) riescono a indurre un governo a prendere dei provvedimenti importanti a loro favorevoli, sarebbe sacrosanto che anche pochi o molti milioni di persone (i cui interessi vengono violati da "quei" pochi) avessero la possibilità di fare azioni di lotta e di opposizione adeguate. Io mi tutelo sempre...chi sbaglia con me paga...:-)
    silvi

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