la colomba porta in becco
il suo scuro scartafaccio
non s'asside neppur'a luglio
per timor di troppo incaglio
vola vola lassù sul monte
poi sul mare senza fine
a contar le tue perline
a veder se danno frutto
vola vola fin laggiù
nel tramonto di visnù
per tornare la mattina
senza ali e senza rima
ma non sempre sei tornata,
qualche volta navigata
per niente più
più per niente speranzata
con ragion sei là restata
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