mercoledì 5 dicembre 2018

autentica

chi di voi ha conosciuto l'autentica passione amorosa?

14 commenti:

  1. L’innamoramento è proprio questo, no? Poi, però, è necessario l’amore, quello fatto anche di fatica, giorno dopo giorno, per tutta la vita e oltre. Buona giornata.
    sinforosa

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    1. corretto operare la distinzione. però non hai risposto :)
      senza considerare il rilievo da dare all'"autentica passione amorosa". qualcosa di più e di diverso da un semplice innamoramento, che può rimanere un desiderio o diventare un sentimento senza particolare intensità o espressività, anche sul piano fisico e degli interessi comuni

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    2. Penso di aver conosciuto un po' tutti gli stadi della "passione amorosa".
      Magari anche adesso, ma ai miei tempi le ragazze sognavano il principe azzurro io no.
      Facevano di tutto per attirare l'attenzione del maschio, io no. Ho sempre pensato che se andavo bene così com'ero ok altrimenti pazienza, sono della "famosa" generazione delle settantasettine e il femminismo non era un concetto era uno stile di vita.
      Denigravo l'idea del matrimonio perché troppo impegnativo, finché... finché senza cercare è arrivato lui, da un luogo molto, molto lontano, e tutto è cambiato.
      sinforosa

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    3. molto lontano :)
      buon giorno e grazie della dettagliata (e ovviamente non necessaria) spiegazione

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  2. Sinforosa ha espresso anche il mio pensiero sull'amore ma la passione, quella che ti fa sragionare, accettare e fare scelte impossibili no, credo di non averla mai provata.
    Buongiorno.

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    1. non mi riferivo proprio a quella che fa sragionare. anzi, fa diventare quasi tutto, proprio quasi tutto, estremamente ragionevole e possibile, dilatando le nostre rispettive capacità.
      buon giorno

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    2. L'irragionevole che diventa ragionevole non è uno sregionare?
      Ahahah... mi sono inciampata nelle erre...
      Buona giornata.

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    3. mi riferisco ovviamente alla mia esperienza e al mio concetto di ragionevolezza, che ha a che vedere con l'ampliamento di prospettive che deriva dal confronto-incontro con l'altro.
      quindi qualcosa che, più che essere irragionevole, è impensabile, e, più che essere impensabile, è impraticabile, se non in questa nuova dimensione del confronto-incontro

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  3. Sì. Per me la si conosce quando la ragione può solo venire al seguito, arrancando e ansimando.

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    1. in questo non ti seguo :)
      cioè non concordo. perché per me la ragione è qualcosa di onnicomprensivo: non è una caratteristica quasi artificiosa (da ricercare e porre in essere in particolari situazioni) e distinta (addirittura contrapposta in taluni casi) dalla personalità e da emozioni e sentimenti: non va al seguito e non lascia indietro nulla

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    2. Ho inteso altro rispetto al tuo messaggio che capisco pienamente solo dalla tua replica.
      Ho "letto" e "riscritto" il messaggio a modo mio : ho pensato ad altra passione rispetto all'essere passionale che è anche mia caratteristica. Ma l'ambiguità della lettura è affascinante anche per questo.

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    3. logico e legittimo capire in modo personale.
      anzi aggiunge qualcosa al dialogo e risponde pure, spesso, alle mie intenzioni, che lo sollecitano, con una formulazione del post che prevede e lascia aperte diverse soluzioni interpretative. buon giorno

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    4. Grazie. Buona serata a te.

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