è risaputo che i grandi moralisti non furono in genere, almeno all'inizio, dei virtuosi.
al contrario, essendo io un virtuoso, almeno in senso classico, nutro poco interesse nei confronti del moralismo
In senso classico :) Ho letto che il significato di virtù ha risentito di quello di bene, un concetto che assume significati diversi a seconda delle modifiche intervenute nel corso delle varie situazioni storiche e sociali. Concezione questa non condivisa dalle dottrine che ne negano il relativismo connesso e che intendono la virtù come l'assunzione di valori, intesi come assoluti, immutabili nel tempo.[1]
In senso classico :)
RispondiEliminaHo letto che il significato di virtù ha risentito di quello di bene, un concetto che assume significati diversi a seconda delle modifiche intervenute nel corso delle varie situazioni storiche e sociali. Concezione questa non condivisa dalle dottrine che ne negano il relativismo connesso e che intendono la virtù come l'assunzione di valori, intesi come assoluti, immutabili nel tempo.[1]
io sono "molto" relativista :)
EliminaAgostino D'Ippoma insegna.
RispondiEliminaCiao fulvio
ho sentito tante volte sue citazioni ma non ho mai letto nessuno scritto. so della sua conversione al cristianesimo. ciao
EliminaErrata corrige.Ippona
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