lunedì 26 marzo 2012

goldoni genovese

simpatica lettura del personaggio di don marzio (impersonato da filippo dini) ne "la bottega del caffè" di goldoni, nello spettacolo messo in scena dal teatro stabile di genova.
il borioso e chiacchierone don mette a nudo con il suo atteggiamento e le sue interpretazioni, forzate fino al limite della calunnia, vizi e preconcetti degli altri interpreti della commedia (umana)

4 commenti:

  1. non è cambiato nulla quindi...così è la vita, no?

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    1. due frasette e ci sarebbe da scrivere un'enciclopedia per rispondere. dico solo che per me la vita ha un significato che va un po' oltre certe vicende. quindi modificherei la conclusione: così è un modo di vivere

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  2. Mi spiace d'averti deluso, la verità è che, non avendo mai visto nè letto, le commedie di Goldoni (ne ricordo solo una:"il burbero benefico" e avevo 11 o 12 anni)mi sono soffermata su alcune parole che hai scritto:"calunnia" "vizi" "preconcetti" che nel corso della vita tutti incontriamo ed anche senza esserne vittime, ci offrono il lato più avvilente ed anche molto diffuso, dell'esistenza.Lili

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    1. ma no: perché parlare di delusione? ognuno s'esprime come crede, ognuno presenta la sua opinione. poi più di tanto non è possibile approfondire: si dialoga, si mettono accenti, si sfuma... ciao

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