martedì 12 marzo 2013

guerra

sull'onda di una trasmissione radiofonica torno col ricordo ai giorni del rapimento ed uccisione di aldo moro.
al suo rifiuto di considerarsi un nemico e alla mia certezza di essere invece nemici.
una guerra impossibile e quindi, in questo senso, già perduta.
cosa è cambiato da allora?
per me sostanzialmente nulla.
sono ancora un combattente. preferisco dire un lottatore.
ma non ho più nemici

11 commenti:

  1. Tre soldi, un rapimento, una lettera lucida e straziante, un delitto.
    Si può essere nemici quando ci si parla per davvero, quando ci si vede da così vicino da udire i pensieri? No, ci si può sentire contrapposti ma non nemici. Ci vuole tanto coraggio a parlarsi senza rivendicazioni.
    Un abbraccio, ciao.

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    1. sono d'accordo sull'ascolto e riconoscimento. questo non cancella le differenze e tuttavia non ci contrappone come nemici da annientare e sconfiggere. ma allora mi pareva, ideologicamente, tanto assurdo quanto inevitabile. buona giornata

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  2. li hai sbaragliati tuttiii ???!

    e adesso? con chi combatti adesso ? con te stesso ?

    ciao antonio, un caro saluto !! in alto i cuori, sempre !!

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    1. sì, combatto con me stesso e per me stesso: con la mia coerenza. ciao

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  3. Io tanti :( lo ammento non ho un carattere facile, ma sono sincera, onesta e fedele! :)
    bacio!

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  4. InZomma troppo normale per avere amici! :)

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  5. se le energie, la voglia di lottare fossero state utilizzate per una buona causa, allora potremo dire di aver vissuto. bene.

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    1. ho vissuto. questo ne fa da sé una buona causa

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    2. ah sì!!! dal mio punto di vista un'ottima causa, tesorino !!!

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