mercoledì 28 giugno 2017

ritratto di (continuazione)

questa era la condizione più propizia al torpore della fantasticheria, dove si perdeva come in un mare. entrava nella passività più assoluta, che lo portava alla trance, al gelo di una rivelazione mortale. sovente stava seduto presso una finestra aperta, da cui poteva scorgere in basso, a un miglio di distanza, il mare e, insieme, dominare la scena di una vasta città alla stessa distanza: restava là ore e ore, dal tramonto all'alba, immoto come fosse indurito dal gelo, incosciente di sé e diventato un oggetto qualunque della scena dominata dall'alto...

5 commenti:

  1. sembra la descrizione di te ... ritratto fedelissimo.

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  2. anche quell'altro...ma senza caminetto. e persino senza radiatori !!

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  3. non vai in trance ? sicuro ? sicuro sicuro sicuro ? :-)))

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