mettere un uomo di fronte alla propria morte, alla decisione di ucciderlo.
a una condanna che può apparire spietata, proprio perché totalmente arbitraria.
ma, a parte il dramma personale, comprensibile, cosa rileva?
non è quell'evento, né sono le motivazioni dei carnefici (che pure in qualche misura hanno a che fare con la sua persona) che possono togliere qualcosa o modificare, dare un senso diverso a quello che è stato, che resta per lui la sua vita
La vita che si è accuratamente scelto. Da vittima a carnefice di se stesso, ma, purtroppo non solo.
RispondiEliminaOppure è una minaccia? :-)
che forse si è "accuratamente" scelto. anche questo alla fine ha un'importanza relativa.
Eliminanessuna minaccia, naturalmente
un argomento che proprio non mi va di affrontare...che mi ripugna affrontare.
RispondiEliminanon ci sono argomenti che in linea di principio non mi vada di affrontare. alcuni, come questo o la morte e la vita in generale, li trovo anzi importanti e interessanti
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