e nel sogno questa sua attitudine alla monotonia melodica forzosa si trasformava in un atteggiamento di calma rassegnazione.
un po' come tocca a quel lettore soggiogato da gadda per percepire il suo dolore (saettavano i rimandi rossi dei loro vetri avverso il taciturno crepuscolo)
Non mi intendo di tenori, né di vita né di opera. Mi vorrai bene li stesso? Spero.
RispondiEliminaCiao amicoPoe, lieto giorno
non sperare e non disperare :)
Eliminalieto giorno, simpaticamico
E di grazia, chi è costui? Giorno
RispondiEliminaE mica Bocelli? Che cantava "con te partirò..."
EliminaI melomani li tollero serenamente..
RispondiElimina