mercoledì 23 maggio 2012

c'era una volta

roma 1934: premiazione dei vincitori della battaglia del grano

3 commenti:

  1. Nel '34 io non c'ero, ma avendo letto molti anni fa "Cristo s'è fermato ad Eboli" mi sovviene un pensiero di Carlo Levi, dove si rileva l'inconsistenza e l'inutilità di quella "battaglia" nella piccola montuosa e dimenticata Basilicata dove lo scrittore fu messo al confino per motivi di antifascismo e dove, non potendo coltivare la terra, l'unica fragile possibilità di sussistenza per molte famiglie, era quella di allevare qualche capretta.Per quella miope battaglia, tutte le caprette vennero uccise e se ne proibì l'allevamento onde seguire un'agricoltura inesistente.Quel libro fu la denuncia della totale indifferenza di TUTTI i governi che si erano succeduti dall'unità d' Italia in poi, all'economia di questa regione poverissima.Levi scoprì anche i motivi per cui lì,per quella povera gente i briganti erano miti.

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    1. neppure io c'ero :)
      c'erano invece le favole: dei governanti e dei governati. ciao

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  2. Beh, le reputi favole? come vuoi...allora la premiazione dei vincitori della battaglia del grano terminò con grande gioia ( chi se ne frega del dolore di alcuni) di tutti che vissero felici e contenti.Larga la foglia stretta la via, dite la vostra che ho detto la mia.

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