scrivere da sinistra verso il bianco. voglio dire essere mancini.
vedere e non vedere più quello che si è appena scritto.
non è lo stesso rapporto che ha il "destro". con lo spazio, ma anche con la logica del pensiero, del ragionamento, con il tempo e col movimento.
il passato in qualche misura cancellato, messo da parte, sospeso in una dimensione altra.
oppure ancor più evidente, perché costretto a riemergere continuamente, ad essere ricordato, amplificato, rielaborato, addirittura modificato o sostituito.
in una proiezione che è un vero e proprio salto nel vuoto.
un futuro incombente. quasi un presente anticipato, fitto d'urgenza...
La persona mancina ha un suo modo di tenere la penna... gli permette di non coprire l'appena scritto. L'ho visto diverse volte ed è un'abilità che hanno forzatamente acquisito. I veri mancini scrivono, con naturalezza, da destra a sinistra ed è questo che porta, secondo me, a chiedersi come funziona il pensiero che governa la mano. Che ricchezza un mondo destro e uno mancino... è un elogio della disobbedienza (prevista dalla vita?) che tanto ci ha fatto progredire nei tempi.
RispondiEliminaBuona giornata.
sì, l'ho notato anch'io come tengono la penna. infatti ho scritto "vedere e non vedere". comunque resta un diverso modo di orientarsi, anche mentalmente. ciao
Eliminaio credo che abbiano una marcia in più
RispondiEliminadifficile a dirsi. proprio una marcia forse no. ma, come tutti coloro che devono in qualche misura confrontarsi con condizioni diverse e particolari, sono probabilmente più adattabili.
Eliminabuon giorno