la mia gioia è che Putin porti le bandiere e le uniformi del reggimento Azov (dopo che sono stati eliminati tutti), davanti al Cremlino e le getti davanti al mausoleo di Lenin, come fu fatto con tutti gli stendardi nazisti dopo la vittoria della guerra patria. Il reggimento Azov ha come eblema una runa "N", intramezzata con una linea, emblema della divisione SS das Reich che nell'est si è macchiata di genocidi.
Putin ha paura della democrazia che non gli permetterebbe di ammazzare tutte le persone che non la pensano come lui. Bugiardo, cinico e spregiudicato. Nelle elezioni presidenziali in Ucraina il partito di estrema destra, filo nazista, ha preso solo l'1% dei voti. Putin è più negativo di Stalin.
RispondiEliminasei piuttosto netto nel giudizio.
Eliminapersonalmente penso che non abbia ancora le idee del tutto chiare.
almeno su alcune cose
Se si annientassero vicendevolmente non sarebbe male
RispondiEliminadubito che possa accadere
EliminaIn Ucraina donne e uomini non trovano lavoro per le varie mafie che rubano anche il pane ai cittadini.
RispondiEliminaQueste persone hanno dato vita a un'immigrazione notevole verso l'Europa.
Molte signore per paghe misere diventano colf e badanti impedendo a tanti anziani di ritrovarsi nelle fetide RSA.
Sono abituati a sorridere anche nella sofferenza. Non si lamentano e lavorano sodo, specialmente in attività che in Europa le donne hanno abbandonato.
Quindi lode agli ucraini e al popolo russo, sempre frustato da dittatori feroci.
Sull’edizione russa di Wikipedia, il nome Denis Projipenko è messo in cima alla lista dei comandanti del battaglione Azov. Il più alto in grado. Il nemico numero uno di Mosca, l’uomo che personifica sul campo quell’Ucraina «nazista» da cui Putin vuole liberarla. Sui siti di Kiev, invece, nulla. Projipenko non c’è. Scomparso, la memoria digitale cancellata. Pulizia totale di tutto quanto lo riguardava. Fosse per Internet, l’ufficiale in capo della resistenza militare a Mariupol sarebbe un uomo senza passato, senza gloria, ma anche senza i sospetti di simpatie neonaziste che oggi nuocerebbero alla causa ucraina. Uno e novanta, biondo, naso sottile e occhi azzurri, il maggiore Denis Projipenko è uno dei fondatori del Battaglione Azov.
RispondiEliminagrazie degli approfondimenti
EliminaSulla Storia nessuno può mai avere chiaro tutto quello che succede. Poi noi che siamo fuori dal contesto, ancora meno.
RispondiEliminaoccorrerebbe aver ancor più fonti e informazioni.
Eliminae poi studiare :)
ieri intanto è morto il sesto o settimo generale russo
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