racconto brevemente l'episodio che ha ispirato il brano "occaso diurno".
potrete così meglio giudicare se ho reso l'accaduto e le emozioni.
una signora toscana, vicina di casa di mamma, tornando al paese natio per la villeggiatura estiva, ha trovato un rondone morto, rimasto imprigionato dentro il camino. forse non sapete che questi uccelli non riescono a decollare, a sollevarsi in volo, se non partendo da una posizione sopraelevata. una volta penetrato nel camino non è più riuscito a sortirne e lì è morto di fame e sete. il corpo si è così perfettamente conservato nella posizione della morte, ad ali aperte. la signora l'ha tenuto e me l'ha fatto vedere: era mattina inoltrata e il sole splendeva. soltanto il giorno prima giba, citando carducci, mi domandava se l'occaso di oggi fosse ancora pieno di voli
L'hai scritto tu, Antonio, questo post?
RispondiEliminaciao!
chi dovrebbe averlo scritto?!?
EliminaOh povero rondone, fine straziante! Mi hai fatto ricordare d'un mio gatto che non tornò più e venne ritrovato dopo diverso tempo, stretto su di un'alta pila di scatole grandi d'una fabbrichetta poco distante, da cui non s'era saputo più liberare.Anche lui morì di fame e di sete.Per me fu un gran dolore.
RispondiEliminati comprendo, cara lili. e, alla luce della spiegazione, come ti pare il brano?
EliminaMolti blog..."collaborano"...tra loro, si presta la password e il blog diventa un porto di mare! Dicono poi che alcuni "entrano senza permesso"! ...maledetta sensibilità! :)))
RispondiEliminaOvviamente non è il tuo caso! Conosco il tuo stile!
Ciao!!
sì, non è il mio caso. ciao
Eliminami é accaduta la stessa cosa e mi é molto dispiaciuto
RispondiEliminasono fatti toccanti. a volte più delle grandi tragedie alle quali in fondo restiamo estranei. ciao
EliminaIl brano "Occaso diurno" mi sembra molto poetico, ed alla luce della spiegazione mi appare chiaro la tua tenera commossa partecipazione alla sofferenza lunga del rondone che muore a poco a poco nel vano tentativo della salvezza.Ti abbraccio
RispondiEliminaquindi, a prescindere dal conoscerne l'origine, il brano era comunque significativo. grazie. un bacione a te
Eliminanon poteva che risponderti così!
RispondiEliminaio chiudo!
saluti a mammà!
Leggo ora. L'occaso carducciano si è impigliato in un cammino, e le ali aperte testimoniano un tentativo di volare, che diventa spasimo di libertà e di cielo. Bellissima storia, Anton. Siamo tutti rondoni in un camino.
RispondiElimina