dicesi "operare una scelta". è implicita la capacità e volontà.
anche e soprattutto di dare seguito concretamente.
tuttavia non è così scontato.
infatti si disquisisce pure di "servo arbitrio".
ma io preferirei parlare di arbitraria propensione
E' sempre difficile fare una scelta. Capita spesso infatti che una scelta comporti più d'una rinuncia.Pensiamo ad esempio, alla scelta d'una facoltà universitaria d'un giovane che ha molteplici interessi ed attitudini: non è facile anche quando ci si sente veramente liberi.
..cioè ci si incarta così. troppe elucubrazioni non portano a nulla. e del resto qualsiasi strada si scelga si può sbagliare. o fare bene. potresti metterti a calcolare quante probabilità di errare o di azzeccare... ma da come hai posto la questione delle probabilità..si capisce che si possa valutare allo stesso modo sia l'errore che la giusta decisione... e allora? ..non hai altro da fare oggi te? ah ah!
è un po' quel dici tu stessa: non devono per forza portare da qualche parte. ma è ragionevole riflettere e, su questa base, fare delle scelte e dare un senso
è ragionevole sì!! ma quando il riflettere paralizza dal prendere posizione, o impone di non fare scelte nuove e diverse, allora è un riflettere sterile. non stiamo parlando di ragionevolezza, ma di paradosso...il paradosso di riflettere troppo. che è un impedimento. non è ragionevolezza.
E' sempre difficile fare una scelta. Capita spesso infatti che una scelta comporti più d'una rinuncia.Pensiamo ad esempio, alla scelta d'una facoltà universitaria d'un giovane che ha molteplici interessi ed attitudini: non è facile anche quando ci si sente veramente liberi.
RispondiEliminanon nego e discuto che sia a volte difficile. ma non comporta in senso proprio alcuna rinuncia. è scelta per questo: consapevole decisione
EliminaServo arbitrio è arbitraria propensione non li avevo mai sentiti..comunque quando faccio una scelta non sto mica tanto a pensare tutte queste cose !!!
RispondiEliminain effetti non è indispensabile
Elimina..cioè ci si incarta così. troppe elucubrazioni non portano a nulla. e del resto qualsiasi strada si scelga si può sbagliare. o fare bene.
Eliminapotresti metterti a calcolare quante probabilità di errare o di azzeccare... ma da come hai posto la questione delle probabilità..si capisce che si possa valutare allo stesso modo sia l'errore che la giusta decisione... e allora?
..non hai altro da fare oggi te? ah ah!
è un po' quel dici tu stessa: non devono per forza portare da qualche parte. ma è ragionevole riflettere e, su questa base, fare delle scelte e dare un senso
Eliminaquel che dici: mancava il "che"
Eliminaqualcuno ti ha attaccato la malattia ah ah !
Eliminano, è che di solito faccio due/tre cose contemporaneamente. e magari anche in fretta
Eliminaè ragionevole sì!! ma quando il riflettere paralizza dal prendere posizione, o impone di non fare scelte nuove e diverse, allora è un riflettere sterile.
RispondiEliminanon stiamo parlando di ragionevolezza, ma di paradosso...il paradosso di riflettere troppo. che è un impedimento. non è ragionevolezza.
non è il mio caso. inoltre il tutto non sarebbe, appunto, ragionevole
Eliminanon amo gli scacchi infatti...
RispondiEliminaIo gioco degli scacchi
Eliminaun bel gioco. ma troppo impegnativo, se praticato seriamente
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