sono pochissimi, così dicono, ad avercela fatta.
e raccontano di essere infatti riusciti a ritornare solo compiendo uno sforzo sovrumano.
e poi di non ricordare il luogo e le modalità precise, se non come un sogno molto vago.
ma non stento a credere quel che sostengono: che nessuno li teneva e li costringeva con la violenza.
questo accadeva in forza del loro stesso orrore e a causa della disperazione
Ciao Antonypoe e buon terzo giorno del nuovo anno. " Uno sforzo sovraumano " dici, questo significa che tra gli umani si nascondono i sovraumani ed è così comprovata l'esistenza degli alieni che oltretutto sono capaci di sfuggire agli inferi?
RispondiEliminaA parte gli scherzi, le tue parole si aprono a molte interpretazioni, la mia la lego all'interiorità: è vero che siamo noi a fare la differenza tra la vita e la morte in senso lato e a volte è necessario guardare l'orrore e la disperazione negli occhi, conoscerli senza sfuggirgli, così si può tornare con la consapevolezza di non aver vissuto solo un sogno molto vago e di aver conquistato un'altra parte di sé.
non so dei sovrumani. per quanto riguarda invece gli alieni (o ultraumani) non ne conosco altri oltre me. suppongo che ve ne possa essere stato qualcuno in passato. epitteto?
Eliminaforse, come scrivi, si nascondono? non sarebbe un comportamento confacente.
ma veniamo al contenuto, con riferimento al post: interpretazione valida. diciamo che si tratta di storiella, ma anche simbolicamente vera. buon giorno quarto :)
la mancanza di speranza è la fine. dopo c’è solo la voglia di lasciarsi cadere nel vuoto.
RispondiEliminasforzo sovrumano, hai detto bene.
un vuoto parecchio pieno. di sofferenza.
Eliminabuon giorno
Ma la mancanza, che non è l'assenza, conta più della presenza.
RispondiEliminaLa soffrenza (la) mantiene in vita.
Buon anno Antonypoe.
Ps è il tuo ultimo anno il 2019? Intendo di lavoro 🙂
buon anno.
Eliminano, andrò in pensione solo con la vecchiaia
Bene.
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