Credo che tu stia parlando di Sylvia Plath. Il suo romanzo, La campana di vetro, è stato è uno dei più difficili da digerire insieme a Lessico Famigliare di Natalia Ginzburg.
L’11 febbraio del 1963 si ucciderà mettendo la testa nel forno, ma soltanto dopo aver preparato la colazione e aver isolato la camera dei bambini. Nel suo diario dell’ultimo anno, soltanto appunti di lavoro.
Ha davvero vissuto la Sylvia del diario. Mica tutti riescono a farlo...
RispondiEliminaCiao
vissuto problematicamente.
Eliminaciao
Troppo sensibile.
Eliminavalentina@ e vanitosa, per sua stessa ammissione.
Eliminabuon giorno
Credo che tu stia parlando di Sylvia Plath. Il suo romanzo, La campana di vetro, è stato è uno dei più difficili da digerire insieme a Lessico Famigliare di Natalia Ginzburg.
RispondiEliminasì, s. plath.
Eliminanon ho letto nessuno dei due romanzi che citi.
buon giorno
Riconosco però la sua bravura. Buona giornata.
RispondiEliminascrive indubbiamente bene.
Eliminadi suo non ho letto che i diari
L’11 febbraio del 1963 si ucciderà mettendo la testa nel forno, ma soltanto dopo aver preparato la colazione e aver isolato la camera dei bambini. Nel suo diario dell’ultimo anno, soltanto appunti di lavoro.
RispondiEliminapare che ci fossero altri scritti: alcuni distrutti.
Eliminaciao
Tradimento del marito
RispondiEliminaTormenti esistenziali
Disturbo bipolare.
Amo questa donna.
donna (e scrittrice) parecchio tormentata.
Eliminaera anche in analisi, dal primo tentativo di suicidio del 1953.
buon giorno
Un buon analista direi..
Eliminafr@ lei ne era molto soddisfatta.
Eliminabuon giorno