venerdì 28 settembre 2012

filocalia

sono già le 22 passate quando daverio si presenta al pubblico riunito nella sala del trono.
non si attendeva un tale afflusso e si sono dovute approntare altre stanze del palazzo attivando il circuito di trasmissione interna.
il palazzo ferito dal sisma e depredato dei suoi tesori.
così il tema della serata "verità, fede e valori" diventa un'occasione di riscatto e tentativo di trovare una risposta.
forse possiamo ricercare un elemento comune che unisca i tre termini e sul quale fondare un nuovo patto sociale.
philippe propone la bellezza: la bellezza salverà il mondo.
ma occorre appunto precisare il concetto (consultando un dizionario filosofico potreste non trovarne traccia). riassumo brevemente il flusso di suggestioni e collegamenti con citazioni e riferimenti a varie scienze e discipline: storia, filosofia, etimologia, poesia, fisica e teologia.
i tedeschi e platone la vedono come uno splendore o scintillio, simile a quello del sole, che con la sua luce illumina il mondo.
gli antichi romani e gli italiani più come elezione ed eleganza.
uno dei padri della chiesa, agostino, parla di pulcritudine di dio. e con questo intende la grazia.
spagnoli e fiamminghi l'accompagnano al vigore e alla forma, ad una certa fisicità prosperosa.
i greci infine ad un concetto di utilità che può in effetti essere condivisibile ma rimanda ancora una volta ad ulteriori specificazioni

11 commenti:

  1. nulla da precisare, solo comprendere!
    se non sei..."bello" non lo capirai mai! :)
    è davvero così...pensaci!
    bacio

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  2. pulcritudine che significa ?

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    1. non sono esperto d'etimologia. ma deriva certamente dal latino e significa appunto bellezza. agostino però l'identifica con la grazia

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    2. ..La grazia? ancora un' altra donna?!
      Lo sai che lo scrittore Hesse è morto di arresto cardiaco, o qualcosa del genere, mentre stava leggendo le .."confessioni" ?? Anch'io ho avuto un malore!
      Non vado "oltre"

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    3. be', mi pare una morte auspicabile

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  3. azz! che professione d'umiltà!
    veramente ti farei notare che in un post solo hai usato due termini che solo esperti etimologi padroneggiano...
    io ho un lontano ricordo scolastico di pulcherrima.
    credo riferito ad una fanciulla, dunque alla grazia.
    ma immagino che per agostino l'unica grazia possibile fosse solo quella che concede dio... così splendidamente immateriale.

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    1. agostino lo conosco poco o niente. ma penso che tu immagini bene. ciao

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  4. non conosci agostino? ma mi sembra che tu lo citi spessissimo...certo non occorre mica essersi studiato tutta l'opera omnia per citarlo. però a me, per esempio, che davvero agostino non lo conosco affatto, non mi verrebbe mai di spiegare il mondo così come se l'è teorizzato agostino, per dire...
    una propensione a "sentirlo" ci deve dunque essere !!

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    1. non lo cito spessissimo. impossibile, dal momento che, come ho già scritto, lo conosco poco o niente. l'ha citato daverio e io ho riportato

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  5. voglio comunque ribadire ancora una volta le tue indubbie qualità di etimologo che ti riconosco, di de-strutturatore e ri-costruttore della parola, e addirittura dei concetti, che si apprezza da anni nel modo di comporre le enunciazioni dei tuoi posts (come mi hai spiegato più di una volta).

    non so perchè ti schermisci. è un bell'esercizio, tipico di una grande intelligenza e capacità, almeno per i/le cultori/trici di questo genere.

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