la buccia verdastra e ruvida si apre seccandosi e lascia cadere il frutto a terra, maancora rivestito da un duro involucro quasi una corteccia che dovrai percuotere per gustare la tenera avoriata polpa.
ma è ancora presto per questi frutti dal sapore così dolce e delicato...cadranno tra qualche tempo.
sì, immaginavo che fosse un po' come per le noci. ma veramente ti colpiscono queste constatazioni: di non aver mai visto certe cose, di non conoscere molti splendori. ciao e grazie
Anton , in Puglia ci si siede coi malli delle mandorle, se son malli, in grembo, e si libera la mandorla, raccolta dall'albero, per seccarla al Sole. Le mie mani di quattordicenne, ospite di un compagno di scuola a Trani, un paio d'anni fa, lo fecero per ore.
Nellabrezza ne ha un'immagine poetica. Costa fatica, neri i polpastrelli dopo ore di lavoro, salvare il seme nascosto.
Il mandorlo produce la mandorla, la mandorla rifà il mandorlo. Noi ci cibiamo di solidi ovuli fecondati.
questo lo facevo anch'io, ragazzino, con le noci. basterebbe aspettare, come dice nellabrezza, che la natura facesse il suo corso. ma noi volevamo gustarle prima e precedere il contadino e gli animali. così dovevamo anche privarle della pellicola amarognola
nellabrezza ha avuto il privilegio di poter contemplare lo splendido lavoro della natura attendendo che facesse il suo corso, senza forzature. quando il guscio esterno verde, che fa rassomigliare le mandorle a peschine rugose si secca abbastanza, si spacca da solo e si ritira, e rende agevole il liberare quell'altro guscio della mandorla, legnoso ma liscio liscio e tutto percorso di minuscoli forellini, forse che lasciano passare l'aria, che si spacca agevolmente a percuoterlo con un sasso.. ma c'è ancora un altro guscio a proteggere delicatamente il dolce frutto, una pellicola ancora giallina e morbida che si toglie ancora facilmente, ma destinata a divenire marrone secca e dura e attaccata quasi indissolubilmente all'essenza dolce e burrosa...e quanto è lungo il cammino per arrivarci? un anno intero !
Davvero un privilegio, Nellabrezza, e tu l'hai saputo ben illustrare. Il mandorlo è tutto bello e... buono, dalla splendida fioritura al prezioso frutto che viene impiegato in tanti modi. Ciao!
Grazie Nellabrezza, non ho mai visto un mandorlo in fiore o forse sì senza saperlo...e m'è venuto il pensiero acuto di Ant : dovrò informarmi andando in campagna, almeno per riconoscerlo fra gli altri alberi. Ciao!
la buccia verdastra e ruvida si apre seccandosi
RispondiEliminae lascia cadere il frutto a terra,
maancora rivestito da un duro involucro
quasi una corteccia che dovrai percuotere per gustare la tenera avoriata polpa.
ma è ancora presto per questi frutti dal sapore così dolce e delicato...cadranno tra qualche tempo.
sì, immaginavo che fosse un po' come per le noci. ma veramente ti colpiscono queste constatazioni: di non aver mai visto certe cose, di non conoscere molti splendori. ciao e grazie
EliminaChe il cielo di benedica, Ant, con tutto quel che accade i tuoi pensieri acuti sono per il mandorlo...
RispondiEliminaCiao.
c'è qualcosa che merita di più? ciao
EliminaC'è qualcosa che incombe, direi. Lì vanno i miei pensieri acuti, ahimè.
RispondiEliminaCi sono anche pensieri rettangoli e ottusi? (Perdona il facile gioco..)
Ciao.
sono diversi anni che incombe.
Eliminaapprezzo il gioco. sì, direi che l'angolo evidenzia l'approccio. questo non è però un giudizio. ciao
Anton , in Puglia ci si siede coi malli delle mandorle, se son malli, in grembo, e si libera la mandorla, raccolta dall'albero, per seccarla al Sole. Le mie mani di quattordicenne, ospite di un compagno di scuola a Trani, un paio d'anni fa, lo fecero per ore.
RispondiEliminaNellabrezza ne ha un'immagine poetica. Costa fatica, neri i polpastrelli dopo ore di lavoro, salvare il seme nascosto.
Il mandorlo produce la mandorla, la mandorla rifà il mandorlo. Noi ci cibiamo di solidi ovuli fecondati.
questo lo facevo anch'io, ragazzino, con le noci. basterebbe aspettare, come dice nellabrezza, che la natura facesse il suo corso. ma noi volevamo gustarle prima e precedere il contadino e gli animali. così dovevamo anche privarle della pellicola amarognola
Eliminanellabrezza ha avuto il privilegio di poter contemplare lo splendido lavoro della natura attendendo che facesse il suo corso, senza forzature. quando il guscio esterno verde, che fa rassomigliare le mandorle a peschine rugose si secca abbastanza, si spacca da solo e si ritira, e rende agevole il liberare quell'altro guscio della mandorla, legnoso ma liscio liscio e tutto percorso di minuscoli forellini, forse che lasciano passare l'aria, che si spacca agevolmente a percuoterlo con un sasso.. ma c'è ancora un altro guscio a proteggere delicatamente il dolce frutto, una pellicola ancora giallina e morbida che si toglie ancora facilmente, ma destinata a divenire marrone secca e dura e attaccata quasi indissolubilmente all'essenza dolce e burrosa...e quanto è lungo il cammino per arrivarci? un anno intero !
RispondiEliminaDavvero un privilegio, Nellabrezza, e tu l'hai saputo ben illustrare. Il mandorlo è tutto bello e... buono, dalla splendida fioritura al prezioso frutto che viene impiegato in tanti modi.
RispondiEliminaCiao!
e quando mai poi l'indovineresti, cara sari, guardando questi alberini spelacchiati dalle poche foglioline avvizzite che nascondano tale preziosità ?
RispondiEliminaGrazie Nellabrezza, non ho mai visto un mandorlo in fiore o forse sì senza saperlo...e m'è venuto il pensiero acuto di Ant : dovrò informarmi andando in campagna, almeno per riconoscerlo fra gli altri alberi. Ciao!
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