lunedì 1 giugno 2020

condizionamento

ne ragionavo ieri col cugino toscano.
sosteneva che sopravvalutavo il fenomeno ed era troppo pregnante il significato che attribuivo al termine.
che per lui il condizionamento era "semplicemente" la necessità di scegliere o di doversi conformare a una scelta fatta.
a me pare che questa sia invece una sottovalutazione.
e che lui non prendesse seriamente in considerazione la cosa e non se ne rendesse neppure conto.
fatto sta che ha poi finito con l'ammettere di non vivere con un certo spirito e addirittura di non fare certe banalissime cose, che non avrebbe mancato di fare, quando invece avesse saputo che di lì a poco gli sarebbe toccato morire

24 commenti:

  1. A me piace la filosofia, specialmente quando gli autori si beccano fra di loro come galline.
    Eppure Schopenhauer è uno dei maggiori pensatori del XIX secolo e dovrebbe essere più serio nel rispetto dei colleghi.
    Qualche aforisma è di assoluto valore:
    "Senza libri lo sviluppo della civiltà sarebbe stato impossibile. Essi sono il motore del cambiamento, finestre sul mondo, “Fari, – come disse il poeta – eretti nel mare del tempo”. Essi sono compagni, insegnanti, maghi, banchieri dei tesori del mondo, i Libri sono l’umanità stampata".
    Eppure Schopenhauer a me è simpatico assai, soprattutto per come tratta Hegel, che non sopporto.
    Egli scrive:
    "Quando ci si accorge che l’avversario è superiore e si finirà per aver torto, si diventa offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passa dall’oggetto della contesa (dato che lì si ha partita persa) al contendente e si attacca in qualche modo la sua persona.”
    Il Nostro aggiunge due maniere per evitare questa deriva:
    a) Far finta di niente;
    b) Evitare di mettersi a discutere con chiunque capiti.
    (Alla prescrizione b, aggiungerei una postilla personalissima: non c’è alcun motivo di discutere con chi ha torto.)
    Eppure il Nostro, avvertendo la possibilità che si possa, nonostante ogni buona volontà, finire nel gorgo delle offese e della trivialità, suggerisce alcuni insulti che potrebbero essere utili all’abbisogna.
    Per esempio:
    " Vi sono certi individui sul cui viso è impressa una tale ingenua volgarità ed una tale bassezza del modo di pensare, nonché una tale limitatezza bestiale dell’intelletto, che ci si stupisce come mai siffatti individui abbiano il coraggio di uscire con un simile viso e non preferiscano portare una maschera."

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    1. a me piace dialogare e, appunto, "ragionare". non m'interessano le dispute e non voglio imporre nessun punto di vista o temo di essere contraddetto o il confronto d'idee.
      dialogo volentieri con tutti, a prescindere dai visi, che comunque "leggo" abbastanza bene. ovviamente a volte evito di discutere. una questione di pura preferenza momentanea non solo dettata dalla inutilità di contestare o in previsione di una controversia o litigio.
      grazie del contributo. conosco molto poco schopenhauer. ancor meno hegel. ho solo vaghe reminiscenze liceali. m'era più simpatico il secondo :)

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  2. Mi piaceva questo post e l'ho portato qui.
    In effetti volevo parlare del condizionamento.
    Anche un misero climatizzatore può condizionare l'ara che respiriamo, nel bene e nel male, anzi con il caldo e il freddo.

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    1. hai fatto bene.
      le "due maniere" possono entrambe essere espressioni di un condizionamento

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. puoi farlo: nessun problema. ma non ho tanto tempo per leggere e interloquire.
      sono un romantico pragmatico :)
      in grado di valutare il positivo e negativo come pure conseguenze e forme mutevoli dell'infinita libertà

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    2. Tutto lo sproloquio di gus... per ottenere come risposta: "ma non ho tanto tempo per leggere e interloquire." 😂😂😂😂
      Forte!

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    3. far@ per me una cortese, in un certo senso doverosa, precisazione.
      ma trovo simpatica la tua angolazione interpretativa :)

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    4. 😂😂😂 Ridere fa bene alla salute.

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  4. romantico pragmatico è un ossimoro.

    Parola mia - Risultati da Google Libribooks.google.it › books
    Ma il niente non è la negazione dell'atto né della parola, è il pleonasmo, ... Paritàimparità, proporzioneimproporzione, simmetriaasimmetria: è un ossimoro, ... La divisione è frastica o è pragmatica, quindi partizione frastica, partizione pragmatica ... contraddistingue il romanticismo è la presa della partitura, l'“ultima” partitura.
    Armando Verdiglione - 2016 - ‎Social Science

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    1. mi rendevo perfettamente conto dell'obiezione e di tutto ciò quando l'ho scritto :)
      in realtà ossimoro è solo una pianta del mio giardino.
      probabilmente uno dei tanti suoi nomi possibili

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  5. Tutti dobbiamo morire, chi prima o chi dopo. L'importante è vivere al meglio possibilmente riuscendovi. Poi dipende dal fenomeno...

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    1. avere coscienza di un termine preciso, breve, perentorio, definitivo, determina un'urgenza condizionante

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    2. Quale termine se possibile saperlo, altrimenti pazienza sopravviverò.

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    3. mi pareva piuttosto ovvio che facessi riferimento a una diagnosi di morte, come prospettato anche nel post

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    4. Oh mamma mia che brutti pensieri di prima mattina...

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    5. Io sì, va bene che tutti dobbiamo morire ma trovo più giusto pensare alla vita, trascorrendola in modo profiQuo. Che somara sono!

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    6. per me le due cose non sono disgiunte

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    7. Ok non sono disgiunte ma...

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  6. Ah che notte questa notte! Si torna giovani, alla faccia dei moralisti bigotti. 😂😂😂😂😂
    Non sei al lavoro tu che ami tanto lavorare? 😂😂😂😂

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    1. non mi è mai pesato lavorare. dire che l'amo è eccessivo

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  7. C'è un film belga di qualche anno fa, "Dio esiste e vive a Bruxelles" dove l'annoiata figlia di Dio fa in modo che ogni essere umano conosca la data della propria morte. E questa cosa cambia la vita a tutti.

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