ne ragionavo ieri col cugino toscano.
sosteneva che sopravvalutavo il fenomeno ed era troppo pregnante il significato che attribuivo al termine.
che per lui il condizionamento era "semplicemente" la necessità di scegliere o di doversi conformare a una scelta fatta.
a me pare che questa sia invece una sottovalutazione.
e che lui non prendesse seriamente in considerazione la cosa e non se ne rendesse neppure conto.
fatto sta che ha poi finito con l'ammettere di non vivere con un certo spirito e addirittura di non fare certe banalissime cose, che non avrebbe mancato di fare, quando invece avesse saputo che di lì a poco gli sarebbe toccato morire
A me piace la filosofia, specialmente quando gli autori si beccano fra di loro come galline.
RispondiEliminaEppure Schopenhauer è uno dei maggiori pensatori del XIX secolo e dovrebbe essere più serio nel rispetto dei colleghi.
Qualche aforisma è di assoluto valore:
"Senza libri lo sviluppo della civiltà sarebbe stato impossibile. Essi sono il motore del cambiamento, finestre sul mondo, “Fari, – come disse il poeta – eretti nel mare del tempo”. Essi sono compagni, insegnanti, maghi, banchieri dei tesori del mondo, i Libri sono l’umanità stampata".
Eppure Schopenhauer a me è simpatico assai, soprattutto per come tratta Hegel, che non sopporto.
Egli scrive:
"Quando ci si accorge che l’avversario è superiore e si finirà per aver torto, si diventa offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passa dall’oggetto della contesa (dato che lì si ha partita persa) al contendente e si attacca in qualche modo la sua persona.”
Il Nostro aggiunge due maniere per evitare questa deriva:
a) Far finta di niente;
b) Evitare di mettersi a discutere con chiunque capiti.
(Alla prescrizione b, aggiungerei una postilla personalissima: non c’è alcun motivo di discutere con chi ha torto.)
Eppure il Nostro, avvertendo la possibilità che si possa, nonostante ogni buona volontà, finire nel gorgo delle offese e della trivialità, suggerisce alcuni insulti che potrebbero essere utili all’abbisogna.
Per esempio:
" Vi sono certi individui sul cui viso è impressa una tale ingenua volgarità ed una tale bassezza del modo di pensare, nonché una tale limitatezza bestiale dell’intelletto, che ci si stupisce come mai siffatti individui abbiano il coraggio di uscire con un simile viso e non preferiscano portare una maschera."
a me piace dialogare e, appunto, "ragionare". non m'interessano le dispute e non voglio imporre nessun punto di vista o temo di essere contraddetto o il confronto d'idee.
Eliminadialogo volentieri con tutti, a prescindere dai visi, che comunque "leggo" abbastanza bene. ovviamente a volte evito di discutere. una questione di pura preferenza momentanea non solo dettata dalla inutilità di contestare o in previsione di una controversia o litigio.
grazie del contributo. conosco molto poco schopenhauer. ancor meno hegel. ho solo vaghe reminiscenze liceali. m'era più simpatico il secondo :)
Mi piaceva questo post e l'ho portato qui.
RispondiEliminaIn effetti volevo parlare del condizionamento.
Anche un misero climatizzatore può condizionare l'ara che respiriamo, nel bene e nel male, anzi con il caldo e il freddo.
hai fatto bene.
Eliminale "due maniere" possono entrambe essere espressioni di un condizionamento
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminapuoi farlo: nessun problema. ma non ho tanto tempo per leggere e interloquire.
Eliminasono un romantico pragmatico :)
in grado di valutare il positivo e negativo come pure conseguenze e forme mutevoli dell'infinita libertà
Tutto lo sproloquio di gus... per ottenere come risposta: "ma non ho tanto tempo per leggere e interloquire." 😂😂😂😂
EliminaForte!
far@ per me una cortese, in un certo senso doverosa, precisazione.
Eliminama trovo simpatica la tua angolazione interpretativa :)
😂😂😂 Ridere fa bene alla salute.
Eliminaromantico pragmatico è un ossimoro.
RispondiEliminaParola mia - Risultati da Google Libribooks.google.it › books
Ma il niente non è la negazione dell'atto né della parola, è il pleonasmo, ... Paritàimparità, proporzioneimproporzione, simmetriaasimmetria: è un ossimoro, ... La divisione è frastica o è pragmatica, quindi partizione frastica, partizione pragmatica ... contraddistingue il romanticismo è la presa della partitura, l'“ultima” partitura.
Armando Verdiglione - 2016 - Social Science
mi rendevo perfettamente conto dell'obiezione e di tutto ciò quando l'ho scritto :)
Eliminain realtà ossimoro è solo una pianta del mio giardino.
probabilmente uno dei tanti suoi nomi possibili
Tutti dobbiamo morire, chi prima o chi dopo. L'importante è vivere al meglio possibilmente riuscendovi. Poi dipende dal fenomeno...
RispondiEliminaavere coscienza di un termine preciso, breve, perentorio, definitivo, determina un'urgenza condizionante
EliminaQuale termine se possibile saperlo, altrimenti pazienza sopravviverò.
Eliminami pareva piuttosto ovvio che facessi riferimento a una diagnosi di morte, come prospettato anche nel post
EliminaOh mamma mia che brutti pensieri di prima mattina...
Eliminanon trovo
EliminaIo sì, va bene che tutti dobbiamo morire ma trovo più giusto pensare alla vita, trascorrendola in modo profiQuo. Che somara sono!
Eliminaper me le due cose non sono disgiunte
EliminaOk non sono disgiunte ma...
EliminaAh che notte questa notte! Si torna giovani, alla faccia dei moralisti bigotti. 😂😂😂😂😂
RispondiEliminaNon sei al lavoro tu che ami tanto lavorare? 😂😂😂😂
non mi è mai pesato lavorare. dire che l'amo è eccessivo
EliminaC'è un film belga di qualche anno fa, "Dio esiste e vive a Bruxelles" dove l'annoiata figlia di Dio fa in modo che ogni essere umano conosca la data della propria morte. E questa cosa cambia la vita a tutti.
RispondiEliminain tema e interessante. buon giorno
Elimina