se lo spirito isola dualisticamente la morte, questa...
diventa dunque potenza, opposta alla vita, principio antagonista, seduzione, e il suo regno quello della voluttà.
lei mi chiede: perché della voluttà? e io le rispondo: perché scioglie, libera, perché è liberazione, ma non dal male, sibbene mala liberazione.
essa scioglie i costumi e la morale, li libera dalla castigatezza e dalla contenutezza, li rende liberi per la voluttà
Il protagonista dell'evento è sempre l'uomo. Si tratta di un inizio e di una fine. Quello che è materiale diventa cenere, l'immateriale viaggia, ma non sappiamo dove sia diretto.
RispondiEliminanon sappiamo? se (sottolineo "se") abbiamo questa strana esigenza o vanità.
Eliminacon riferimento al brano di t.mann: capisco il pensiero dei due personaggi antagonisti. personalmente li comprendo entrambi, tanto da riconoscermi in loro senza contrapposizioni di principio ma solo allo scopo di precisare e chiarire i termini della questione e le scelte di ciascuno, comprese le mie
Non credo ci sia un legame tra la vita e la morte.
RispondiElimina"Quando ci siamo noi, non c'è la morte e viceversa" parole sagge di Epicuro e io sono epicuriano.
Ciao fulvio
credo invece che ci sia. anche se non è un legame di cui aver timore. non solo per il saggio pensiero di epicuro.
Eliminapure io sono epicureo :)
anche cinico, cirenaico, scettico e stoico.
buon giorno