lunedì 22 giugno 2020

un lussurioso

se lo spirito isola dualisticamente la morte, questa...
diventa dunque potenza, opposta alla vita, principio antagonista, seduzione, e il suo regno quello della voluttà.
lei mi chiede: perché della voluttà? e io le rispondo: perché scioglie, libera, perché è liberazione, ma non dal male, sibbene mala liberazione.
essa scioglie i costumi e la morale, li libera dalla castigatezza e dalla contenutezza, li rende liberi per la voluttà

4 commenti:

  1. Il protagonista dell'evento è sempre l'uomo. Si tratta di un inizio e di una fine. Quello che è materiale diventa cenere, l'immateriale viaggia, ma non sappiamo dove sia diretto.

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    1. non sappiamo? se (sottolineo "se") abbiamo questa strana esigenza o vanità.
      con riferimento al brano di t.mann: capisco il pensiero dei due personaggi antagonisti. personalmente li comprendo entrambi, tanto da riconoscermi in loro senza contrapposizioni di principio ma solo allo scopo di precisare e chiarire i termini della questione e le scelte di ciascuno, comprese le mie

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  2. Non credo ci sia un legame tra la vita e la morte.
    "Quando ci siamo noi, non c'è la morte e viceversa" parole sagge di Epicuro e io sono epicuriano.
    Ciao fulvio

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    1. credo invece che ci sia. anche se non è un legame di cui aver timore. non solo per il saggio pensiero di epicuro.
      pure io sono epicureo :)
      anche cinico, cirenaico, scettico e stoico.
      buon giorno

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