martedì 26 marzo 2019

illusione

la grande assente.
considerandola non semplicemente alla stregua di rappresentazione ingannevole, ma come proiezione.
infatti abbiamo rinunciato al principio dirigente.
o, meglio, l'abbiamo collocato fuori di noi.
quando invece è dentro di noi e in stretta relazione con noi

37 commenti:

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    1. cioè la ritengo una virtù

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    2. c'è un film di renoir che ne parla

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    3. Non amo i film di guerra. Ho letto la recensione. Gli preferisco "il dott zivago".

      Ma dove esuste tanto amore la mente è libera?

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    4. neppure io li amo. cioè non quelli strettamente d'azione.
      solo con amore lo è

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  2. Cosa ne pensi del potere?

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    1. ne ho scritto proprio ieri su una delle mie agende.
      ovviamente parlo di un potere diverso, in stretto collegamento e sintonia con l'illusione (ma il termine, anche questo, può trarre in inganno): percezione ed espressione (al più alto livello)

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  3. Il potere è una specie di malattia sociale, spesso contagiosa, che nasconde dietro "sorrisi amichevoli" una volontà mirata al possesso di un bene, (più di un bene) , di una posizione prestigiosa, ma anche alla conquista o dell’affetto di una persona, ovviamente la conquista avviene come valore al volere personale di un sentimento presunto o legittimo.. sempre in primis a tutto. Il vero motivo di chi ama il potere vive nel suo stesso intimo senso di inadeguatezza, l'ambizione viaggia nell'irrequieta vita di sensi, appagati o meno, in un continuo crescendo.
    Il potere dunque è fragile,snob, incapace di adeguarsi,adattarsi.
    Ancora oggi notiamo nelle persone di presunto potere sussistono evidenti fattori di nevrosi labili al controllo psicofisico ipocrita che si confrontano alla pubbliche virtù e ai privati vizi che spesso riemergono creando ripercussioni negative in una società di continui e indispensabili "rapporti sociali" di conferme, soprattutto.
    Quindi più semplicemente più facile di quanto sembrerebbe il potere amplifica questi meccanismi incontrollabili al personale (soggettivo) esclusivo di..uso e consumo.

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    1. infatti questo "potere" è in realtà una schiavitù

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    2. Mentre l'altro? Inteso come spirituale?

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    3. Ci deve essere un distacco poi

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    4. non concordo del tutto. non dev'esserci "poi". è sempre presente, sussiste in ogni momento attraverso il riconoscimento

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    5. Il dolore la mantiene in vita

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    6. la consapevolezza passa anche attraverso il dolore

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    7. Non... Avvertivo la necessità .

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    8. Io sarò con lei. Polvere nella polvere.

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    9. la nostra dimensione

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    10. posso interpretare in diversi modi questo tuo interrogativo.
      io volevo dire che la nostra finitudine non è un impedimento.
      buon giorno

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  4. Preferisco una risposta più intelligente.

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    1. evidentemente questo è il mio livello :)

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  5. Questo a che livelli è??
    Poi c’è chi, fingendo solidarietà e amicizia, agisce nell’ombra screditandoci in modo “soft”, allo scopo di guadagnare gradimento presso i capi. L’ansia di raggiungere posizioni di potere fa poi assumere all’ipocrita la maschera dell’osservatore neutrale ma competente che alla fine dà sempre l’appoggio alla persona con più potere o a quella che può..

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    1. m'interessano poco le posizioni e le classifiche.
      preferisco considerare le relazioni

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  6. Va bene, la mia filosofia è solo più... rumorosa, non stoica ma a volte concreta.

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    1. non disprezzo la concretezza. ma a volte è ancora sintomo di un bisogno o di una mancanza

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    2. No, é davvero è solo un dare disinteressato. Credimi

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    3. Certo che poi quello che offro (in risorse) manca a me
      Mancherà per sempre, credo.

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    4. bene, allora.
      e non vedo perché non dovrei crederti

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  7. Ciao. Vado a colazione. E sono già stanca.

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  8. La grande assente? La capacità di farsi un'autocritica?

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