fino a non molti anni fa mi omaggiavano con decine di agende di ogni tipo.
facevo fatica a piazzarle tutte regalandole ad amici, collaboratori e parenti.
invece quest'anno neppure una per me.
ebbene, scriverò su un blocco per appunti
fino a non molti anni fa mi omaggiavano con decine di agende di ogni tipo.
facevo fatica a piazzarle tutte regalandole ad amici, collaboratori e parenti.
invece quest'anno neppure una per me.
ebbene, scriverò su un blocco per appunti
da tempo immemorabile non vedevo un inginocchiatoio nell'arredamento d'una casa
ok piu calendari da tavolo aimi fa piacere ciao
io che in generale amo il gioco, anche quello molto rischioso (vinci o perdi tutto), non ho mai messo piede in una sala da gioco
la vecchia radiolina a pile ha improvvisamente cessato di funzionare.
sono come un bimbo a cui s'è rotto il balocco prediletto
costituita esclusivamente da sei diverse seste pietanze
ho fatto il vaccino anti influenzale.
praticamente due pugni in faccia
mi facevano talmente male le mani che ieri ho applaudito coi piedi
buffo: tutti i condòmini che vollero a ogni costo cambiare l'amministratore sono andati via.
mentre sono rimasto io che ero contrario
tosca ha dovuto attendere per il ritorno in scena nell'ultimo atto
perché le acclamazioni del pubblico hanno costretto il tenore grigolo a bissare l'aria "e lucevan le stelle"
una stanchezza antica
grava sulle mie palpebre
ci penso da tanto. ma non sono mai stato preoccupato e fissato per le modalità.
mi farebbe piacere che gli amici bevessero un bicchiere. agli astemi un dolcetto
da quanto tempo non ho un'esistenza normale? quasi trent'anni.
in verità la mia vita non lo è mai stata. però ne aveva almeno la parvenza
si sbaglia, amico mio. prima di tutto si sbaglia ammettendo che il campo spirituale non possa assumere carattere personale. non deve pensare questo - disse, ed ebbe un sorriso stranamente sottile e doloroso. anzitutto lei sbaglia nell'apprezzare l'elemento spirituale in generale. ella lo ritiene troppo debole per provocare conflitti e passioni della forza di quelli che porta con sé la vita reale e che non lasciano altra via d'uscita se non il duello. tutt'altro invece! ciò che è astratto, puro, ideale, è anche assoluto, severo, rigido e cela possibilità molto più profonde e radicali di odio, di inimicizia incondizionata e inconciliabile che non ne celi la vita sociale
riprendo e proseguo il discorso.
mi è piaciuta poco la quarta di brahms suonata dall'orchestra della scala diretta da thielemann.
questione di scelte interpretative o di capacità interpretative?
e, per quanto mi riguarda, questione di gusti o di cultura? sempre che sia possibile operare una scissione degli uni dall'altra, individuando scelte diverse in base alle possibilità a disposizione.
senza poi considerare le alternative di percorso che il tempo permette, se vogliamo concedergliele
più di 6000 visualizzazioni in un giorno
mangio benissimo.
come interpretate questa affermazione?
e, soprattutto, lo credete?
penso a tutto: al viluppo come allo sviluppo
ho goduto immensamente ieri la mezza giornata di sole. il gelo per un attimo s'è sciolto e l'arcangelo sfolgorante ha annunciato che con le mie stesse mani, non più dolenti e tremanti, avrei estratto dal duro guscio il gheriglio
che si oppone e nega la libertà altrui.
parlerei di libertarismo individualista (se non paresse sempre una contraddizione in termini)
ho ascoltato un brano di musica terapeutica. a me pare piuttosto ossessiva, anche se non proprio compulsiva
senza morti né uccisioni.
perfino privo di vicende amorose
stanotte mangiavo ciliegie grosse come pesche
riportatemi l'orologio. anche se non funziona mi tiene compagnia
non posso impedire al mio cervello di pensare, alla mia anima di vivere, al mio spirito di sognare
se non fossi poeta cosa avrei voluto, cosa vorrei essere?
da fanciullo, prima di scoprire la musica classica e la poesia (quest'ultima conosciuta solo scolasticamente come esercizio mnemonico), mi sarebbe piaciuto essere scrittore.
pensavo di aver delle attitudini e delle idee originali da esprimere. non era sbagliato. però non avevo considerato la forma. forse sarei potuto diventare giornalista o scrittore di racconti.
ma mi attraeva molto la pittura.
sì, direi pittore. non figurativo in senso classico
faccio come il re della savana: individuo il più debole, lo isolo e colpisco
poi tirarono la sorte. e la sorte cadde su...
non dipende dalla vostra volontà. proviene dal centro di voi, dalla divinità che è in voi. oltre a noi stessi, dentro, c'è la divinità. ed essa ci dà la nostra umanità, poi ci abbandona a questa. e noi non abbiamo altro che la nostra umanità
pazienza se
preso dai tuoi assilli
non hai saputo apprezzare.
almeno attendi il vento
e con esso l'onda
che ti porterà lontano.
l'approdo del naufrago
è il sapore salato
di saluto al destino
ho giuocato tantissimo nella mia fanciullezza e prima gioventù.
eppure questo non è bastato e ancora non ho cessato
ieri per divertimento e piacere ho elaborato una sequenza di 3 numeri-simbolo che si ripete invariabilmente.
la faccio breve: è uno schema inutile e semplicemente complicato.
34 è numero progressivo della terza sequenza successiva all'iniziale.
per cui risulta valido il seguente calcolo: 34 - (3 x 3) = 3
la sua bigotta paura che qualcuno intacchi l'ideologia scolastica della rivoluzione giacobina vede nel mio modo di far dubitare la gioventù, di mandare al diavolo le categorie e di defraudare le idee della loro virtuosa dignità accademica, un delitto pedagogico. questa sua paura è anche troppo giustificata perché il suo umanitarismo, oggi - me lo creda - è morto e sepolto. esso è ormai quanto di più codino ci sia, è una scipitaggine classicheggiante, un ennui spirituale che genera lo sbadiglio convulso e che la nuova, la nostra rivoluzione, signor mio, si accinge a liquidare
che animale vorrei essere? anzi: che animale sono?
in fondo mi piace mangiare, dormire e uscire per bisogni
sono stato giobbe, ma non sono giobbe
chissà se farò in tempo a farmi piacere Fauré?
mia suocera comprava le mele più grandi, io compro le più piccole
quale rapporto e che differenze vi sono tra offesa e insulto?
la dottrina della incommensurabilità e realtà dello spazio e del tempo, poggiava forse sull'esperienza?
il realismo è il vero nichilismo. per il semplice motivo che il rapporto di ogni e qualsiasi grandezza verso l'infinito è uguale a nulla
c'è una cosa che cambierei, se potessi tornare indietro: lascerei tutti i soldi alla mia compagna.
non che pensi che questo abbia importanza
il sesso è davvero un mistero?
per me no. è stato soltanto qualcosa che ho "dovuto" scoprire. al pari e non diversamente da rossini, kafka e botticelli
tutti vini bianchi: godello di valdeorras, chardonnay di sicilia mandrarossa, cinqueterre campogrande, falanghina di benevento
lanciando la moneta due volte di fila si è fermata posizionandosi di taglio
perché non giocare senza l'arbitro in campo?
la libertà non esiste. esiste solo la possibilità di cambiare il genere di schiavitù. non abbiamo altro potere che di sceglierci il nostro padrone
il mio record è 3 post di fila senza commenti.
però adesso sto barando
a 52 anni egli aveva per la prima volta découché e, terrorizzato dalla moglie, non aveva più osato rientrare a casa sua
quel che trovo strano per un altro è regola e quel che per me è normale per molti è addirittura inaccettabile
dio, per mezzo del figlio, si è riconciliato con gli uomini.
ma gli uomini non si sono riconciliati con dio
a un certo punto, visto come s'erano messe le cose, ha deciso di diventare superman. e, un po' per gioco e un po' perché gli riusciva, dal piatto della doccia è salito sul trono
uva, cipolle, barbabietole, fragole, ciliegie, meloni, angurie, pomodori (sia nei filari che a terra), patate, olive, mele
la narrativa la leggo al maschile. ma la poesia per me è soprattutto femminile
oltre a quelle di figurine e francobolli, che hanno fatto quasi tutti, quali altre?
indicatene almeno 4 o 5
il campanello non funziona.
tirate qualche sasso (piccolo) contro il vetro della finestra
l'indiano ha la sua disperazione e il momento dell'accoppiamento per lui è il momento di disperazione suprema
perché siamo cattivi?
perché non siamo liberi
non smetto di certo di gustare il piacere della tavola e interrompo la successione delle pietanze solo perché a ora di pranzo il postino suona con una raccomandata dell'ufficio tributi
ho sempre espresso chiaramente il mio pensiero e preso decisamente posizione.
ma non mi sono mai posto in contrasto col mondo tanto da suscitare inimicizia o odio.
questo induce a riflettere
è morto l'uomo in ammollo.
quando la pubblicità era un piacevole e fantasioso intrattenimento
per me
suona il violino -
serpente smeraldino
che s'immerge
nel mare presentito.
sono spuma del tuo ventre.
invecchiato nell'ampiezza
torno a lambire
delicate caviglie
a bagnare cosce rinate
sulla scia d'una cometa.
debbono essere iridi
gli dèi
per vigilare su tutte le immagini
e trasformarle in sensazioni.
quando cesserà di suonare
un rosso sfrenato
coprirà l'attesa
conscio della mia estrema modestia come poeta scrivente.
di questa piccola sofferenza l'anima gioisce
qui si dice "ho mangiato come un gosino". italianizzando il termine dialettale gosèn (esse azzetata): maiale.
non sono ingrassato neppure d'un grammo
amico caro trasfigurato in lemure
com'è che non trovo quasi mai interessanti gli argomenti (solitamente di stretta attualità) trattati a "tutta la città ne parla"?
"non so" dissi " ma fa succedere dei grossi guai. sarebbe meglio se non ci fosse."
"può darsi" chiacchierò Momina "ma a me mancherebbe. a te no? figùrati. tutti carini e dignitosi, tutti per bene. non ci sarebbero più momenti di verità. più nessuno sarebbe costretto a uscire dalla sua tana, e mostrarsi com'è, brutto e porco com'è. come faresti a conoscere gli uomini?"
un mucchio di sogni. di ogni tipo e quasi d'ogni genere. mancano quelli venati di oscurità e ossessioni. e questo un po' mi spiace. ma comunque riflette il momento di relativa pace: il dolore non filtra. di ogni tipo, dicevo: con sconosciuti e conoscenti, con colori e sapori, sentimenti e ragionamenti, piaceri ed emozioni. quasi quasi me ne torno nella caverna scavata sotto la montagna di coperte
quando dici che preferisci essere chiamata poeta anziché poetessa non ho nulla da ridire.
ma se dici che poetessa è una presa in giro (o addirittura esprime disprezzo), allora non ti seguo più
è giunta la stagione del letargo
al solito questo saggio motto non vale per me, non riesce del tutto a convincermi
termine e disciplina di studio che non riguarda solo la religione.
altrimenti il rischio è la sua drastica riduzione a semplice soteriologia
anche senza che il desiderio sia tutto il cielo avanza tutta l'azzurritudine lava i pensieri lisci e neri come uccelli lontani un po' per volta torna il mondo una grande anima elementare riconoscibile
da circa un anno sono alle prese con l'ultima spremitura del tubetto di dentifricio
questo è un filtro. e come ogni filtro ha la capacità di identificare, distinguere e separare.
il grano dal loglio. ma non solo.
siete dunque avvertiti tutti, voi ch'entrate e pure voi che non lo fate.
questa è una misura. dal campione verrà applicata e calcolata la tara sull'intero carico.
e ciascuno sarà retribuito per e secondo i suoi meriti (altri direbbero "le opere")
se continua così finirò per scomparire sciogliendomi
con gli occhi del cuore. ma quale?
quando non senti dolore anche i sogni cambiano
abito in un grandissimo e bellissimo appartamento al trentesimo piano
in questo mondo tutto è immaginazione e niente che non sia stato prima immaginato può accadere
quasi un mese che non vado al supermercato.
con la mia lungimiranza posso resistere ancora un altro mese o forse addirittura due
ho posato il tallone d'achille sul cuscino da te ricamato.
magicamente ho potuto contare le stelle una a una
il tuo problema è che non sei mai solo. intendo dire solo con te stesso. e, quando raramente accade, ti senti solo
pare che io sia un animale.
forse non ci siamo mai evoluti, almeno stando a quel che sostiene l'astrologo
sono tamburi di guerra o tamburi sciamanici quelli che sento e accompagnano le mie notti?
un tempo ne avevo talmente tanto che a volte, non sapendo che farne, l'infilavo negli abiti appesi dentro l'armadio.
non mi stupirei di trovarne ancora in qualche tasca
adesso che aveva ucciso, egli aveva il diritto di aver voglia de n'importe quoi. il diritto. anche se era infantile
il nostro personale benessere dipende dal benessere degli altri
gran bella frase, di cui riconosco il significato.
però non vale per me
prendere in considerazione supporti o aiuti tecnologici che possano correggere delle imperfezioni o tendenze a interpretare e valutare in modo non adeguato o soddisfacente?
non dico assolutamente e categoricamente, in ogni caso, di no. ma tutto sommato preferisco ancora la vecchia "soluzione" dell'errore
ho riconosciuto renzo palmer alla radio in un breve spezzone tratto dallo sceneggiato in cui interpretava il ruolo di giotto
leggo maupassant in originale e me la cavo bene.
leggo malraux e non capisco un terzo dei termini che utilizza
cena in trattoria: nessuno ha chiesto se avevamo il green pass o di vederlo
"cosa hai combinato?!" cercando invano di minimizzare e scherzare, allentando la tensione che si era creata alla fine della serata.
ma quando si tratta di "rispetto" c'è ben poco da fare
"come, sporcano?"
"quello che toccano. sporcano noi, sporcano il letto, il lavoro che fanno, le parole che usano..."
parlava convinta. non era nemmeno irritata.
"la differenza è tutta qui" disse "i bambini non sporcano che se stessi."
non si tratta solo di un accorato e un po' inquietante allarme e avvertimento
hanno chiuso i corridoi laterali, impedito l'accesso dall'esterno, spostato tutti i pazienti che si trovavano sul percorso e infine sanificato immediatamente l'intera zona
"io non credo a questa storia dei bambini" le dissi "gli uomini non sono bambini. crescono anche da soli."
di nuovo Rosetta ebbe un'uscita che non m'aspettavo. "sporcano" disse "sporcano come i bambini."
nelle aule metterei il crocifisso e barabba
amavo Lutetia? non amavo forse, piuttosto, la mia passione soltanto, o per lo meno, la mia necessità assoluta di affermare me stesso, insomma la mia umanità, attraverso una passione?
dopo tanti anni (dalla fine della relazione di lavoro) ancora mi salutava così.
ebbene, non lo farà più
mucchi di briciole
in fiore
sulla tavola
del re delle favole
una donna che vale più dell'uomo che le tocca è una grossa disgraziata
alcune porte, col tempo, riuscirai ad aprirle. altre resteranno chiuse e non tocca a te varcarle. molti poi continuano a pensare che in fondo vi sia un'unica porta e che possa essere aperta solo dall'interno. non preoccuparti di questo: siedi alla tavola apparecchiata e accendi il candelabro dai mille occhi
l'uomo è la misura delle cose
le squole sono tante, milioni di milioni...
occorrerebbe metaforicamente il grembiule bianco
senza fine
la vita
nel rapido tempo
lo spirito danza zoppicando
poco più di un mese dopo altro record del mondo sulla stessa pista e distanza
tutti gli uomini abietti in realtà sono degli smarriti
quando si è giovani può succedere che all'inizio dell'amore s'incontri la gelosia; certo si può essere felici nella gelosia, e proprio per causa sua. il dolore ci rende non meno felici della gioia. non si riesce quasi a distinguere la felicità dal dolore. la vera capacità di distinguerli viene soltanto molto più avanti negli anni. e a quel punto siamo già troppo deboli per evitare il dolore e godere la felicità
spesso rido quando sento l'amata frase: "fatti e non parole!". quanto sono deboli i fatti! una parola rimane, un fatto passa! di un fatto può esser autore anche un cane, ma una parola può esser pronunciata solo da un uomo. il fatto, l'azione, è solo un fantasma se lo si confronta con la realtà, e persino con la realtà immateriale della parola. l'azione sta alla parola press'a poco come le ombre bidimensionali del cinema stanno all'uomo vivo tridimensionale, oppure, se preferite, come la fotografia all'originale
il dubbio è in realtà la certezza di un curioso interrogativo che, ogni tanto, mi propongo in chiave scherzosamente esclamativa: di aver scelto per legarmi le catene sbagliate
nessun simbolo è univoco e determinato (da un'assoluta perfezione o universalità)
vengo accusato di fare discriminazioni e preferenze
ma spesso tutto ciò è soltanto il frutto di preconcetti, che portano a un'autoesclusione o autolimitazione
la vita privata, ciò che è semplicemente umano, è più importante, più grande, più tragico di tutto ciò che è pubblico
chi dite che arriverà seconda in una gara di stile libero tra una nuotatrice senza braccia né gambe e una che possiede le prime?
il pensiero che possano esistere rapporti tra le zone più profonde e più oscure dell'anima singola e un'anima universale assolutamente cosciente
giove è appena passato davanti alla finestra
mi pare quasi d'esser tornato un bambino che deve imparare a camminare
la beffa: il pisa vince con due reti di lucca
il vivace e simpatico dialogo tra violino e chitarra
la natura non è mai tanto benigna come quando ci regala un piccolo difetto. se fossi venuto al mondo senza imperfezioni, probabilmente non avrei imparato niente
il ristorante all'angolo è chiuso per ferie
pazienza, adesso mi tocca pedalare con una gamba sola
- ti piace scrivere?
- da matti. dopo Marlène e i treni, è quello che mi piace di più
Laide lo ammirava molto. diceva che somigliava a san giuseppe. anche Nenè ascoltava ed era tanto allegra che arrischiò uno scherzo: - sei contento di assomigliare al marito della madonna?
- il marito della madonna non è san giuseppe, è lo spirito santo
è tutta questione di sensibilità. chi non ha sensibilità è virtuoso
"entra nell'ascensore. se la porta non si chiude entro qualche secondo esci, vai via e tornare mai. non ci sono numeri sulla fila dei pulsanti. premi una volta il secondo dall'alto. quando appare il viso del demone tieni premuto finché non scompare. poi non guardare e ascoltare più niente"
non ho mai conosciuto una persona "tanto ignorante" che sapesse tante cose!
ieri pomeriggio ho rivisto la parte finale del "principe addormentato" con lupo e moriconi.
certamente un altro genere rispetto alle cose che trasmettono adesso (in base alla mia scarsa informazione ed esperienza visiva). altro genere e quindi non paragonabile.
ma quanta maggiore soddisfazione e piacere se ne possono, a parer mio, ancora trarre
"vuole una casa minima. non riceverà nessuno"
"vuole due sedie"
il fatto era che il matrimonio - che fosse con la sua Nenè non cambiava il senso dell'istituzione - significava per lui un cedimento davanti al mondo, un pericoloso compromesso
il post delle 05:57
la giustizia è voluta dagli dèi. ma gli umani non capiscono e pare loro ingiustizia
il luogo perfetto
è quello più lontano
dove la memoria s'è persa
e ogni frutto
dell'albero della vita
è sapido della fame
di tutti quelli
che l'hanno colto
lui disse una volta: "i favori più grossi si fanno senza saperlo".
"tu non li meriti" dissi.
"nessuno merita qualcosa" mi aveva risposto.
la carne e il sangue sono l'unico mezzo. ma è una via che conduce lontano, solcando il tempo della verità e varcando lo spazio di molte vite
diversamente dagli ultimi 10 anni, adesso mi reggo in piedi perfettamente. continuo però a dare delle botte tremende
ma perdendo una posizione in classifica rispetto a rio (quanti ricordi!)
riuscite a ricordare almeno le 10 medaglie d'oro?
e nell'ordine cronologico?
dacci oggi la nostra medaglia quotidiana
se sparisco non vi preoccupate. vuol solo dire che sono finito in galera per aver strozzato un medico
l'uomo di buona volontà è veramente libero
sono in piena odissea burocratica
una bambina di trent'anni figlia di un uragano
proprio ieri m'ero alfine deciso a riporre la giacca nell'armadio.
e oggi ovviamente l'ho dovuta tirare fuori di nuovo
faremo fatica a dimenticare.
faremo fatica a dimenticare?
mi riferisco chiaramente alla giornata di ieri
sto seguendo un po' le olimpiadi alla radio. proseguendo il discorso per quando riguarda la competenza: preparati sul piano delle cognizioni ma scarsi su quello della descrizione (spesso errata o confusa)
non parlerò di Camilla come donna perché immagino che del femminile le rimanesse ben poco, ma il tema richiede probabilmente che si parli di virilità, militarismo, istinti guerrieri e del senso del dovere di questa "donna". forse oggigiorno la scienza e la psicanalisi potrebbero spiegare il fatto di un individuo che ha acquisito completamente i caratteri del sesso opposto
rammenti quando ti comprai quel completo? là, vicino alla scalinata di piazza ghiaia.
pareva una cosa seria
la segretaria è "preoccupata". inutile che le spieghi che la morte è una quisquilia, paragonata alla lotta quasi quotidiana contro l'incompetenza e la burocrazia, sempre più tecnologica e meno a misura d'uomo
a proposito di burocrazia e tecnologia, che ormai procedono di pari passo e quasi appaiate
non mi danno il farmaco salvavita se non rinnovo urgentemente il piano terapeutico. peccato che quel piano non l'abbia certamente deciso, redatto e voluto io
"non bisogna giudicare enea un farabutto; non lui ha ucciso didone, ma la stessa eneide, da cui il personaggio principale non può deviare. didone invece è reale e viva, e si innamora ingenuamente di enea uomo, senza sapere che egli è un personaggio"
l'operatore telefonico che fornisce il servizio alla società per cui lavoro mi ha inviato un sms con questo termine. con chi credono di colloquiare?
comincia a fare un po' caldo. era ora. ma la mattina per me è ancora freschino (per non dir freddino: mi copro bene prima d'inforcare la bici). l'orecchio sinistro continua a tapparsi a causa degli sbalzi di temperatura. e il cielo nuvoloso ha impedito che vedessi tramontare la luna piena. in ogni caso la sorellina mi ha accompagnato dal risveglio fino quasi alla prima colazione. in ufficio non c'era nessuno e non funzionava praticamente nulla. no, ho esagerato: la macchinetta del caffè "marciava". così ne ho approfittato. un caffè ogni due mesi circa è diventata la mia media. non sono mai stato un amante, anche se apprezzo. soprattutto il profumo. lo metto o non lo metto? alla fine ho optato per lo zucchero: decisamente troppo dolce per i miei gusti attuali. però un pizzico di energia per il tragitto di ritorno
"didone è come un sasso che fa momentaneamente deviare con un urto la ruota di un'automobile, ma questa viene subito richiamata dal tirante"
ho lasciato il pacchetto di sigarette sulla panchina. dopo 10 minuti era sparito
il numero 1 è il principio, colui che inizia, che apre la strada; incarna anche la forza morale, di rimanere coerenti
alef è l'unione degli opposti, l'unione delle acque superiori con le acque inferiori tramite il firmamento. le acque inferiori sono le nostre emozioni, quelle superiori racchiudono la pura conoscenza, che sa fertilizzare i cuori e le menti; il firmamento è il canale tramite il quale è possibile lo scambio, la trasformazione, dall'alto al basso e viceversa
non d'or le chiome, o di monile il collo,
né men di lunga o di fregiata gonna
la ricoverse; ma di tigre un cuoio
le facea veste intorno, e cuffia in capo.
era la paura dello sporco come fonte di malattia: incongruente in una come me, convinta che è meglio lasciar libero il gioco della natura e che è giusto liberarsi dello sporco solo quando se ne sente il fastidio. ma doveva essere appunto il fatto che lui non avvertisse il fastidio quello che mi irritava, mi preoccupava
c'è chi crede o vorrebbe credere nel cambiamento. e chi, come me, fatica a farlo. forse perché sono già cambiato. e perché so che il cambiamento si costruisce, va costruito.
il cambiamento è già. ogni giorno
che paese di saltimbanchi e di buffoni
per il figlio la famiglia è una delle cose peggiori che possano capitare.
anche se la famiglia è uno dei modi possibili di conoscersi.
e forse il luogo migliore per riconoscersi
l'altra sera una cosa ancora mai vista: un doppio arcobaleno.
quindi doppia riflessione.
la vera domanda è: cosa ha a che fare tutto ciò con la mia vita?
un anno e sei fra i vivi ancora.
apri dunque la bocca e proclama il regno.
con l'autorità e leggerezza dello spirito
la parte maschile e la parte femminile. come componenti presenti in tutti gli individui, anche se in percentuali diverse
confesso di capirne poco. anzi di essere abbastanza scettico sulla possibilità di rintracciarle e identificarle. a meno che con questo non s'intendano alcune caratteristiche generali, più o meno riconducibili alla distinzione. ovvero forza e debolezza (non solo fisiche), rudezza e dolcezza, fierezza e docilità, durezza e sensibilità
dicono che la vittoria della nazionale di calcio contribuirà ad aumentare il pil di uno 0,7%
dopo tanti anni ho rivisto il mio figliolo
al punto in cui siamo arrivati non è più pensabile continuare come prima e direi che sia inevitabile prevedere (nei locali destinati al pubblico) almeno una terza toilette
significa ovviamente ascoltare e sapere interpretare (i segnali). diventa tutto molto interessante e coinvolgente
ho pedalato avanti e indietro sulla via dove è situato un circolo sportivo
è un gioco così: a volte vincono i peggiori, a volte i migliori
il tifo comincia a scaldarsi.
nella bacheca condominiale hanno appeso un paio di mutandine di pizzo nero
un gruppo di volontari si appresta a ripulire una piccola area verde, con panchine e cestini per riporre i rifiuti, che sono invece sparpagliati ovunque, in quantità per me incredibile
io non butto per terra neppure un coriandolo (a parte che sono troppo preso da altri interessi e piacevolezze anche solo per pensare a certi passatempi e amenità)
però mi fermo qui e lascio volentieri i rifiutatori dei buoni costumi a sguazzare tra le loro cartacce, lattine, bottiglie e contenitori vari
se fosse anzi possibile glieli recapiterei a domicilio (a scelta fra cucina e camera da letto)
- non si può rinunziare alla vita eterna?
- io dopo morto voglio star tranquillo.
non ho seguito le recenti vicende: m'interessano poco.
per me un adulto può esprimersi e fare le scelte in cui crede e che preferisce.
anch'io vorrei poter continuare a considerare certi comportamenti semplicemente ridicoli
lui propone: umile, povero e casto
contropropongo e scelgo: modesto, parco e adeguato (equilibrato, rispondente, senziente)
ho ritrovato un foglio grande, un cartello: IL MIO PAPA' E' CATTIVO
gliel'ho domandato adesso, perché chiamasse cattivo suo padre. forse perché era più severo di noi (di me e di maria), soprattutto più giusto?
- suppongo perché non potevo dominarlo, approfittarne come facevo con voi
m'ero ripromesso di fare almeno una doccia (o equivalente) quest'anno in estate. ma fa ancora troppo freddo
chi è l'artista italiano attualmente più famoso nel mondo
quanto abbiamo riso per la storia "dell'occhio"! Maria ci raccontò che lui si era fatto male urtando contro qualcosa e aveva pianto; poi andava ripetendo tra sé, con un tono tra stupito e indignato: - Lui piange per un occhio!
non senti più
dalla forma
dal colore del cielo
quel brivido caldo
a cui davi mille nomi.
sei stato preso
e la gobba del vuoto
punta preme forte
contro il petto
non si può dire neppure che da ragazzo non abbia amato il genere. semplicemente l'ho ignorato.
e non posso e non voglio certamente rimediare adesso alla pecca. ma riconosco che è stata una serata molto piacevole
purtroppo noi giovani ce sempre qulcosa ma tu sei roccia ciao tiz
sono gravemente malato: non riesco più a fermarmi
passo la notte volando.
siamo vento
per oggi direi che ho lavorato abbastanza. ne lascio anche un po' per domani
il termometro prova a rilevare la mia temperatura. ma come fare? è solo uno strumento. è come tentare di misurare lo spirito o un dono. comunque mette tutta la buona volontà del caso, aprendosi alla visione. pare la corsa (scherzo) del quintetto opera 44 di schumann. sale quindi fino a 37,5° per poi ridiscendere, quasi immediatamente, a 36°. mercurio era il protettore dei viaggiatori e giove volle che avesse ali in testa e ai piedi. queste ali sono anche utili per accompagnare le anime dei morti in quello che, forse, è l'ultimo loro viaggio
perec è terribile, non ha pietà
la signora Marcia non ha mai fatto una vera distinzione fra i mobili che vende e quelli in cui vive, e per questo una gran fetta delle sue attività consiste nel trasportare mobili, lampadari, lampade, vasellami e oggetti vari fra appartamento, negozio, retrobottega e cantina. questi scambi, che sono dovuti tanto a occasioni propizie per la vendita e l'acquisto (si tratta allora di fare un po' di spazio) quanto a ispirazioni improvvise, ghiribizzi, capricci o disgusti, non avvengono a caso, e non esauriscono le dodici possibilità di permuta che potrebbero farsi fra quei quattro luoghi e che la figura 1 illustra molto bene; ubbidiscono rigorosamente allo schema della figura 2: quando la signora Marcia acquista qualcosa, se lo mette in casa, nell'appartamento o in cantina; di là, l'oggetto in questione può passare nel retrobottega, e dal retrobottega in negozio; dal negozio infine può ritornare - o arrivare, se veniva dalla cantina - nell'appartamento. quello che è escluso, è che un oggetto ritorni in cantina, o arrivi in negozio senza essere passato per il retrobottega, o ripassi dal negozio al retrobottega, o dal retrobottega nell'appartamento, o infine passi direttamente dalla cantina all'appartamento.
ieri pomeriggio sono cadute esattamente nove gocce di pioggia. ho potuto contarle perché ero fuori a pedalare
il mio tempio è
eternamente in ogni luogo.
sono solo le ali
che prediligono il cielo
finalmente un po' di calduccio. non sento quasi più freddo
quand'eri piccolo venivano sempre a cercarti a casa per giocare con te. perché eri buono... poi sei diventato monello
la cara vecchia prof d'italiano, confidandosi con me, pare quasi chiedere sostegno e conforto
sto mettendo su del lardo. senza aumentare un grammo. metamorfosi in atto
non so cosa sia. soprattutto direi che non mi serve
non c'è poi tanto da stupirsi se è vero che due milioni d'italiani hanno disturbi psichiatrici
oggi segnala il meteo di milano
ho rallentato il ritmo: sia ieri che oggi solo una
assai brava lisette oropesa, la cantante ascoltata ieri sera nella traviata di verdi.
dico questo nonostante la mia preferenza per un soprano drammatico nel ruolo. nel primo atto lei, che è "soprano leggero di coloratura", non mi ha tanto convinto. molto meglio nel malinconico secondo atto.
nel terzo? non ce l'ho fatta
a proposito di tifo: io ovviamente tifavo per il barone, simpatizzando per le sue debolezze
non so se si chiami così. ma trovo in fondo allo schermo una novità. chi ha fatto in modo che per incanto apparisse questa "applicazione" sembra che mi conosca bene. basta infatti puntare il cursore e appaiono la situazione meteo con temperatura (però di bologna), le quotazioni di alcuni titoli e i risultati sportivi...
molta attesa per il debutto europeo della nazionale di calcio. non ho guardato la partita. non solo per l'orario tardo: non sono più da molto tempo un tifoso. e il gioco in sé è davvero uno dei meno interessanti e in cui il risultato è influenzato maggiormente dal caso
ogni uomo è inganno
ha l'ardire d'ingannare. ancor peggio: s'inganna.
insomma una burla
quanti sono gli angeli?
numerosi come granelli di sabbia.
ciascuno con una distinta individualità. ognuno con un proprio nome
non son tutte rose e fiori
lo dicono come un rimprovero o ammonizione
e io, che non sono di questo mondo, invece di rispondere "se son rose fioriranno" preferisco pensare
ché prima ancora del tempo è saggezza
perec arriva a inventarsi per i suoi personaggi una bibliografia, con autori, titoli, editori e anni di pubblicazione
ho potuto osservare meglio quegli strani uccelli che vengono ogni primavera a nidificare al suolo (questa è una mia supposizione, ma direi fondata) nella bassa vegetazione dei campi. hanno un ciuffetto sul capo e una macchia bianca dove inizia la coda.
continuo a pensare che siano uccelli costieri o marini, visto il colore bianco-nero.
perché vengano a nidificare nella pianura padana e di che specie si tratti resta, nonostante le mie ricerche, un mistero
avete fatto caso che cominciano a trovarsi le banconote con la sua firma?
il portatile stamattina ha tenuto ad avvertirmi che avrebbe eseguito l'ibernazione
mancato per poco 8/8: solo stamani ho trovato la moneta da 2 euro. peccato per maggio. ma un promettente inizio di giugno
non ho ancora acquistato una mascherina
caro Castorp, mi scusi se mi lagno così, ma quella donna potrebbe ben cedermi, in nome di dio! dopo tutto anche in me c'è qualcosa di alto. non sono una bestia; per quanto a modo mio, sono pure un uomo!
ne ho già fatte mille da stamattina presto (molto presto)
quando vado a trovarla metto ogni volta un paio di scarpe diverse. ma è inutile: lei ricorda sempre quando le ho comperate
se non t'avessi
prigioniera tutta
d'una malìa
i tuoi occhi
d'uccello lontano
volerebbero.
e le maree di luna
dei fianchi
s'inabisserebbero per sempre
in fondo a un sospiro
a ogni portone il branco si ferma, si butta a terra, per riposarsi, il capraro acchiappa una capra, e la trascina dentro il portone, per mungerla innanzi agli occhi della serva, che è scesa giù; talvolta la padrona è diffidente, non crede né all'onestà del capraro né a quella della serva; allora capraro e capra salgono sino al terzo piano, e sul pianerottolo si forma un consiglio di famiglia, per sorvegliare la mungitura del latte.
in tutte le città civili, queste mandre di bestie utili ma sporche e puzzolenti, queste vacche e capre non si vedono per le vie: il latte si compra nelle botteghe pulite e bianche di marmi. a napoli, no: è troppo pittoresco il costume, per abolirlo. la gran riforma, in venticinque anni, è stata che non potessero girare per la città i maiali, come era prima permesso.
a questo proposito si parla anche, sottovoce, di assuefazione: l'ennesimo preconcetto
a proposito di Eva
fece per Adamo e sua moglie delle tuniche di pelle e li rivestì
mi son sempre domandato: com'erano quelle tuniche? e ancora: tuniche uguali? o per Eva pensò a qualcosa di particolare e fu così che nacque la moda?
la sfortuna si compensa, il bene e il male si tengono in equilibrio, nel mondo - altrimenti nessuno potrebbe sopravvivere.
vedi che non ti sono cresciute due teste e quattro gambe, non ti si è atrofizzato il cervello, si vive lo stesso, dice Eva
ognuno ha il suo biglietto speciale, che gioca ogni settimana, da anni e anni, con una fede che mai crolla: un lustrascarpe ne giuocava uno da trent'anni e glielo aveva lasciato in eredità suo padre, morendo, insieme con la cassetta per lustrare...
un portinaio ne giuocò uno, per quarantacinque anni, senza prender mai nulla. la prima settimana che, per un caso singolare, se ne scordò, il terno uscì: il portinaio morì di dolore
ho comperato un vasetto di miele di castagno
i grandi giuocatori di borsa, che vivono sopra il taglio di un rasoio e son capaci di ballarvi su un waltzer, a furia di febbre del giuoco, assaggiano volentieri (la speranza del lotto) il miele
la danza ossessiva delle api si trasfonde nel loro prodotto causandomi un prurito dionisiaco:
è la saggezza della vita che indica la direzione da seguire
a dire di un testimone che lo conobbe, Dionysius Exiguus possedeva molte qualità: la semplicità, la cultura, la dottrina, l'umiltà, la sobrietà, l'eloquenza
pc portatile con un groviglio di cavi e accessori (topo, modem, ecc.), radiolina, cellulare, chiavetta, busta con documenti di lavoro e personali, 4 libri, vocabolario, 2 agende, agendina, matita, biro.
ma resta anche un posticino per me
avvolto nei sogni
m'appresto forse
alla parte più difficile del viaggio.
solitario
alla grande festa amorosa
stringo al petto danzante
l'oziosa dolcezza
sono da sempre un amante della pastasciutta. non mangio quasi mai minestre in brodo e zuppe: questi alimenti semiliquidi dai colori a volte indecifrabili e spesso ustionanti...
solo ieri ho scoperto che la zuppa, ben raffreddata, diventa densa e il suo colore più uniforme e rassicurante.
mi pare anche più gustosa
una nuova categoria.
e ho sentito di gente che è già diventata consumatrice compulsiva. in questo caso il termine sarebbe psicopodcastipatico
dove i Mercanti finiscono e cominciano i Lanzieri: veramente non è una strada, è un angiporto, una specie di canale nero, che passa sotto due archi e dove pare raccolta tutta la immondizia di un villaggio africano. ivi, a un certo punto, non si può procedere oltre: il terreno è lubrico e lo stomaco spasima
sei sposato?
domanda rivoltami da mammetta, rammaricandosi dopo la mia risposta negativa
l'intera notte trascorsa volando appena sopra le teste di migliaia di persone a passeggio per le strade di un'enorme megalopoli. a volte conversando in volo e a volte atterrando per dialogare in modo diretto e con più agio. in un paio di circostanze invitando le persone occasionalmente incontrate ad accompagnarmi e sollevando coloro che accettavano di farlo. ridicolmente mi hanno perfino rubato cappotto, cappello e portafoglio, lasciati nell'anticamera di un ufficio in cui ero entrato per salutare alcuni conoscenti. senza sapere che così avrebbero perduto ogni valore e consistenza. se lo sguardo è specchio dell'anima (non è infatti possibile possedere pluto)
circa 5 mesi che non venivo in ufficio.
e, visto che ci sono, prendo pure un caffè, dopo quasi 10 mesi
sono già a fine giugno.
già festeggiato anche l'onomastico
temeva di essersi approfittato di una materia molto più grossa della sua possibilità di comprenderla. non poteva nemmeno far scivolare quella conquista nella leggerezza, in un diletto pressoché casuale, anche per l'insistenza acuta di tutte quelle voci
davvero una bell'età la mia, la nostra, la vostra. che ne dite?
che gran con-fusione, cittadino generale! gran trafugatore di gioconde. bufala al pascolo nelle menti di tanti. però è vero che i morti sono spesso solari, se non proprio soddisfatti. almeno stando alle dichiarazioni dei sopravvissuti. e ne so qualcosa io, che son sempre stato invece lunare. a dispetto del sonno durante i turni di notte. e in barba a quelle presse fagocitanti calze e stivali con ritmi quasi impossibili per gli umani. perché il cervello non è praticamente cambiato negli ultimi diecimila anni. per lui siamo ancora cacciatori-raccoglitori. che gran con-fusione, cavalier manzoni!
il peccato è malattia dello spirito. quindi non riguarda soltanto i credenti.
e richiede una riconciliazione. almeno con se stessi
il più gran lavoratore che conosco è un omino che chiede l'elemosina
tutti i giorni, feriali e festivi e dalla mattina alla sera
appena è stata pronunciata la parola "serie" ho spento la radio
ricchissimi premi.
anzi ricchissimo. al primo che indovina a cosa corrisponde anche solo uno dei miei famosi numeri:
91 93 207 113 85
"al danno s'aggiunge la beffa"
"fatto i conti senza l'oste"
l'oste però c'era. e aveva anche predisposto ogni cosa, mettendo i tavolini all'aperto.
sono mancati i conti.
cioè avevamo fatto i conti senza quel dispettoso di giove pluvio
la liberazione si può conquistare.
ma la libertà?
il tesoro l'hai difeso invano
dai sassi scagliati senza pietà
al riparo d'un odore
nell'attimo falotico d'un eclissi.
dopo questa ferita
più non udrai
se non i guizzi saccheggiati al sogno
appeso al vento
tanto tempo fa
l'idea di scappare dalle percosse, fino a ieri così naturale, le sembra adesso intollerabile. nel sentimento di libertà appena sbocciato in lei non si insinua alcuna specie di gioia. sa che tale sentimento è nato troppo tardi, che non la salverà. eppure niente potrebbe estirparglielo dal cuore
così non si fa, ma ho voluto provare, sperimentare:
brunello, spanna, bordeaux, lambrusco.
variando chiaramente pietanze e intervallando con un sorso d'acqua
l'introduzione dell'invenzione della lavapiatti fu ovviamente ostacolata e avversata sulla base d'una semplice considerazione: perché privare le donne di un momento di naturale rilassamento al termine della giornata?
che ne dite di questi?
91 93 207 113 85 7/8
Mouchette scrolla le spalle, ma è un movimento appena accennato, come per lei sola. tutte le percosse che in vita sua s'è presa non sono riuscite ad asservirle il cuore, ma le hanno insegnato insieme alla prudenza un disprezzo tranquillo e sornione per le collere di un uomo
questo sì che si chiama parlar chiaro!
strano simbolo quello della croce! incrociamo le dita per allontanare da noi e respingere il segno. e allo stesso tempo lo invochiamo come una benedizione e protezione.
mi pare adatto per le prossime riaperture
ma tutta quella loro rivolta ideale contro i così detti pregiudizii sociali, tutte quelle loro prediche fervorose per la così detta emancipazione della donna, che altro erano in fondo se non una sdegnosa mascheratura del bisogno fisiologico, che urlava sotto? le donne desiderano gli uomini e non lo possono dire, poverine. e volevano lavorare per trovare marito, ecco. era un rimedio questo, suggerito dal loro naturale buon senso. ma, ahimè, il buon senso è nemico della poesia! e anche questo capivano le donne: capivano cioè che una donna, la quale lavori come un uomo, fra uomini, fuori di casa, non è più considerata dalla maggioranza degli uomini come l'ideale delle mogli, e si ribellano contro questo modo di considerare, che frustrava il loro rimedio, e lo chiamavano pregiudizio
nove mesi che non ne bevo. una specie di gravidanza
ero trascinato da una sorta di entusiasmo. non ero più un ministro della morale cristiana ma un uomo ispirato, uno di quei leggendari esorcisti pronti a strappare le pecore del loro gregge alle potenze del male
non mi stupisce la diffusione del contagio: l'autobus che m'ha condotto in città era pieno zeppo, con la gente aggrappata ovunque a mani nude
l'anello che m'hai reso ha perduto quasi tutti i brillanti. non volevo quell'anello, volevo solo la sofferenza. dai fori la luce filtrante mi ha trapassato con la sua lama: la luce sconosciuta dell'incomprensione, conficcata nel cuore. sarà per sempre il nostro segreto questa involontaria reciproca crudeltà. nessuno dei due dimenticherà il volto dell'altro. ognuno ascoltando la voce limpida e garbata del tribunale della ragione
nelle loro conversazioni serali, Barbi e Pagliocco avevano definito insieme "il feminismo" questione essenzialmente economica. ma sì, perché le donne, poverine, avevano compreso bene la ragione per cui diventava loro di giorno in giorno più difficile trovar marito. il veder frustrata la loro naturale aspirazione, il dover soffocare il loro smanioso bisogno istintivo, le aveva esasperate e le faceva un po' farneticare
benché di solito si curasse poco dell'opinione altrui, temeva il ridicolo con un timore nervoso, che era come l'elemento femmineo di una natura pure piuttosto virile
la madonna non è preoccupata dalla pandemia
un'orchestra che suona maluccio porta ad apprezzare di più la scrittura musicale e a distinguere meglio il suono dei singoli strumenti
a temere la critica sono gli immaturi. sarebbe bene che affrontassero il loro problema.
e certamente comprendo il loro disagio.
non si tratta semplicemente di essere cattivi o sadici e non è ovviamente il caso di esserlo, ma non si può neppure continuare a trattarli da bambini una vita intera
a seconda della risposta che ricevo mi sforzo di elevare appena appena, non troppo, la conversazione finché insieme non incontriamo una verità scelta fra le più umili possibili. ma non esistono verità mediocri!
quando incontri sulla tua strada una verità, guardala bene in modo da poterla riconoscere, ma non aspettarti che ti faccia l'occhiolino
uccelli di fuoco
solcano le mie notti.
nitidi e meravigliosi messaggeri
filtranti dal futuro
di cui annunciano i prodigi.
e io
che guardo e non capisco
per essi
sono già disposto a ogni addio
quand'ero giovane mi attraevano molto le città. più grandi erano e più mi piacevano. mi sarebbe piaciuto abitare in città, perdermi in quel fiume di gente, suoni, situazioni, opportunità e stimoli.
poi sono un po' cambiato: ho mutato in parte le mie idee e predilezioni. diciamo che ho cominciato ad apprezzare altre cose. ora preferisco decisamente la tranquillità, i rumori silenziosi della campagna e i ritmi della natura.
ed ecco che mi piove sul capo il decreto di mattarella...
ma il proverbio ammonisce: non c'è due senza tre.
oppure, se preferite: omne trinum est perfectum
il primo a credere fu giuda iscariote
(e quando giunse là con guardie, fiaccole e armi non lo abbracciò, poiché tutto era ormai adempiuto e nessun gesto necessario)
non posso essere soddisfatto di quel che scrivo, almeno di quel che finora ho scritto
eppure ne sono contento, come di qualcosa che mi appartiene
come pesci sguazzano (nati nell'acqua e bevendo acqua di continuo), godendo e scialacquando una ricchezza che nulla costa, se non il piacere e lo sfoggio della pompa, idraulica processione di credenti o creduloni, nel giorno simbolico in cui, per via d'una lisca, non si può mangiarne ma solo immaginare di farlo, per scherzo o per scherno, non essendosi realizzata la sperata pesca miracolosa
tutto questo è un piacere. per me come per voi. e molto altro
premesso che occorre tempo per coltivarlo, quante ore possono essere giornalmente considerate e ritenute il limite da non superare perché non diventi dipendenza?
eccola là, colei che ieri sera non trovavo... la luna piena mostrarsi nella luce ancora incerta, affacciarsi alla mia finestra per porgere un invito...
che meraviglia... iniziare il giorno con la sonata per fagotto e violoncello. vien voglia di proseguire la melodia, d'inseguire la luminosità fin dentro gli oggetti da toccare...
per non parlare -sì ho voglia del silenzio del tuo sguardo- per non parlare del segreto che attraversa la strada e mi fa compagno d'un respiro
deo patri sit gloria
et filio qui a mortuis
surrexit ac paraclito
in saeculorum saecula
il DIVIN MEDICO AMA più del vaccino
se un amico commettesse un crimine, cioè un delitto estremamente grave e particolarmente odioso, come vi comportereste? come vi regolereste?
cambiereste opinione e atteggiamento nei suoi confronti? riconsiderereste la relazione?
Quando si vuole bene a qualcuno la sua assenza si sente
per aver formato conciliaboli controrivoluzionari, intrattenuto relazioni epistolari fanatiche e custodito scritti liberticidi
fingitore non è
il poeta.
piange solo
del dolore che sente.
ringrazia così
del dolore
di cui sorridendo
vive
quando il male fa più rumore, noi dobbiamo farne il meno possibile
comincio anch'io a esser un po' fatigato
non tanto per il virus, la sua diffusione e conseguenze, che mi sono del tutto indifferenti, ma a causa del sentirne continuamente parlare
paziente nell'imparare, falsamente docile, capace d'impadronirsi a poco a poco dell'esperienza di cui siete così fieri, non tanto con lenta applicazione, quanto per un istinto sovrano tutto lampi e illuminazioni improvvise, abile più a intuire che a comprendere, e mai soddisfatta finché non abbia a sua volta imparato a far male
uniti dalla disunità? anche nell'offerta e prevenzione vaccinale
il gioco è una cosa seria
il gioco è una cosa seria?
se non sperassi che il cielo ha qualche disegno su di me, morirei di vergogna
io mi riferisco all'opera lirica. voi potete dire la vostra per qualsiasi altro genere
- carmen
- lady macbeth
giovani di bella e agiata famiglia.
gli hanno comperato l'appartamento, gli hanno messo su casa.
a loro tocca solo occuparsi di far baldoria con gli amici
sono in primo luogo le donne a temere la donna. nei diversi significati e accezioni del termine. hanno parzialmente ragione di farlo. nel senso che sono logicamente giustificate dall'uso del singolare. ma la soluzione migliore resta, dal mio punto di vista, la testimonianza: singolare nella pluralità
più di tre mesi che non facevo un bel giretto in bici. ho voluto ricominciare dalla campagna e dagli argini e pedalando molto piano. ciò nonostante sono arrivato a casa sudato (ma ero vestito come per andare in antartide). sì, posso ancora farcela
fresca la notte
fresca la rugiada
a ognuno rimane
sua gioia perduta
assolto il compito perfetto
poiché essa è un'esistenza geniale - proseguì - e l'uomo dietro il caucaso (lei sa, vero, che madame ha qualcuno laggiù?) approva la sua libertà e genialità. non so se lo faccia per stupidaggine o per intelligenza, non lo conosco. in ogni modo fa bene ad approvarla, perché è la malattia che gliela concede, il principio geniale della malattia, alla quale essa è soggetta, e ognuno farà bene a seguire il suo esempio e a non lamentarsi né del prima né del poi...
mai acquistato tanti giornali come nell'ultima settimana. non faccio altro che comprarne. anche due volte al giorno
il bello è che non ne leggo una riga
a cosa serve l'università? a niente. almeno dal punto di vista della didattica. posso dirlo per esperienza personale, avendo sostenuto tutti gli esami del corso di laurea senza frequenza e disinteressandomi del suo funzionamento, struttura, ecc.
ve lo immaginate un povero diavolo che deve insidiare, non dico addirittura la seconda persona della trinità, ma anche solo me?
f - d'iniquità dove imparata hai l'arte?
c - tu m'odj, ecco il mio sol misfatto
(adoro quest'autore)
tutti i cibi della cena erano eccellenti (e cucinati con sapienza).
ma indovinate qual è stato quello che ho gradito di più.
o ditemi quello che preferite voi o vi attira maggiormente
fate questo in memoria di me
antipasti: salame del gennargentu, patate in agrodolce del trentino (con pane comune)
primi-secondi: fregola con baccalà e peperoni, crostoni con baccalà e carciofi, baccalà alla vicentina e polenta (con pane toscano sciapo)
verdura: radicchio rosso dell'orto del contadino
dolce: torta di crema al gusto di vaniglia e nocciole
rossi: lambrusco del contadino, merlot, valpolicella ripasso
bianchi: pinot grigio, saumur
record eguagliato. è già un mezzo miracolo (provare per credere)
manca ancora una volta la moneta da 50 centesimi per l'en plein. ho altri 6 giorni di tempo (e quindi 12 passeggiate per un totale di circa 360')
il maligno s'era trasformato in mahuk per avvicinarsi e toccarle il cuore. così lei era morta. tuttavia anch'io avevo il potere del canto. non era sufficiente per resuscitare il corpo ma poteva evocare la sua immagine. lo sguardo e la mente sarebbero ancora stati quelli di prima e, a una certa distanza, avrei potuto parlarle
bisogna assolutamente averne. la chiamano una passione...
confesso apertamente: io non sono un uomo passionale, ma ho delle passioni, passioni flemmatiche
dicono che il presidente del consiglio si sia emozionato.
il prologo non è incoraggiante. ma non preclude sviluppi ed epilogo
che bel ragazzo!
a parte che non m'ha riconosciuto, che confonde colori, nomi e persone, la mascherina mi dona.
ma abbiamo riso parecchio
una biglia, due biro, anello, matita, due monete e catenina
l'ho già realizzata da un pezzo e sono diventato un orso.
ora attendo che cresca la pelliccia
giaguaro fuori legge benevolmente impegnato a sopravvivere - mi lascio sollevare dalla luce, per osservarla attraverso una lente da amante, coperto di squame sulla tolda della nave - appena nato di fronte alla consolazione - il centro della fronte imperlato di riso - pavimento e tetto alle pareti preistoriche del cuore d'oro - stanco e tenace...
non mi aspettavo tanto traffico sulla provinciale alle 22:00
(o tiratardi?)
(forse) in un solo genere il genio di bthvn proiettò un'ombra su quello di wolfi: nella sonata
iperkalifragilissimo.
nel complesso il bongokongo è poco spiralidoso
mi ha un po' sorpreso il pragmatismo di salvini.
ma la dichiarazione di disinteresse sulle nomine mi pare azzardata
brunetta dice che sente un clima positivo.
io no
nessun mulo può competere con me
l'ultima sigaretta. non l'ultima in quel senso: non mi chiamo zeno. una semplice constatazione e reminiscenza e nessuna stranezza o eccezionalità. sono semplicemente me stesso
ridicolo domingo a interpretare il ruolo di nabucco
sei scientifica
io di qua, tu di là. due mondi: diversi, distinti, contrapposti, separati. gioia e ansia, giovinezza e vecchiaia, vita e morte, presenza e abbandono, mente e ricordo, luce e ombra, fede e disperazione.
al centro, per un istante, abbracci di plastica e baci di plastica
e domani m'attende la stanza degli abbracci
ora, diciamocelo francamente, non è che lo sterminio degli ebrei sia, pur con tutto il rispetto e pietà per le vittime, un avvenimento storico particolarmente degno o più degno di altri, della o di memoria. memoria significa infatti trattenere mentalmente, appropriandosi del senso. e per questo non sono necessari neppure i testimoni e la loro carica umana ed emotiva. altrimenti il rischio è che tutto ciò, anche questo avvenimento cioè, come tanti altri, diventi solo un ricordo
la memoria compie 20 anni
quasi fossi ancora là, giulivo sotto il tavolo, in una stanzaccia completamente annerita dal fumo, la mia ne compie il triplo, con un piccolo avanzo notturno precedente
quasi non avevo terminato di scrivere che i record sono stati realizzati. e non solo due ma addirittura tre, anzi quattro (il quarto finora, per l'esiguità numerica, non lo avevo neppure preso in considerazione. e proprio non mi aspettavo di farlo e includerlo nella lista. ma da adesso lo considero come facente parte a pieno titolo del divertimento giocoso e lo ritengo anche assolutamente imbattibile)
ora attendo che si manifestino gli spiriti
a un passo da stabilire due nuovi record
un cane a catena.
però lunga
sei sempre straordinario
troppo freddo per leggere e scrivere
meglio meditare
disprezzi pure le distinzioni, la precisione, la logica, disprezzi la parola umanamente connessa!
disprezzi tutto ciò in onore di un qualsiasi ciarlatano che si prende gioco di noi coi suoi accenni e tutta la ciurmeria sentimentale e il diavolo si impadronirà di lei
nell'occhio
nella sua luce
ascolto narrare la vita.
lunga e breve
inavvertita e ardita
l'hai giocata intera
quasi fosse straniera
la danza allegra delle buone ragioni, velluto nero e rosa (fradicio di sudore stupefatto, asciugato dalla tua bambagia di sartina - il sangue esibito come un guardaroba) - mi lascio cadere a terra - un gatto disposto a iniziare la caccia - cavalcatura che compra e vende tutto a dismisura, giaguaro fuori legge benevolmente impegnato a sopravvivere -
a -40° il gelato è un dolce appena sfornato
nevicava e ho perso il controllo dell'auto finendo per sfasciarla in un campo. ma ne sono uscito miracolosamente senza un graffio.
e questo è niente. prima ero sopravvissuto a un'inondazione che m'aveva letteralmente seppellito sotto un pesante e consistente strato di terra, quasi soffocandomi. e ancor prima ero scampato per un soffio a una strage mafiosa: intuendo le intenzioni degli assassini m'ero nascosto un secondo prima che irrompessero nella stanza mitragliando senza pietà gli altri due miei ignari compagni
lontano
mi chiami.quando il morto piange, è segno che è in via di guarigione, disse solennemente il corvo
mi duole contraddire il mio illustre amico e collega, soggiunse la civetta, ma per me, quando il morto piange è segno che gli dispiace a morire
però l'episodio che più mi piaceva da bambino era quello di melampo
ho saltato tutti gli ultimi appuntamenti: comunali, regionali, europee, politiche, referendum
vediamo chi la vince
ti beccassi a farlo un'altra volta e dipendesse da me, te li farei mangiare.
ovviamente dopo averli lavati bene
da quando ho avuto il bongokongo il tempo scorre più veloce
non ho mai visto una serie tv. ho perso anche questa occasione. ma non ne mancheranno altre da perdere
una dormitona: 5 ore filate con una sola interruzione per andare in bagno
sto seguendo alla lettera il precetto evangelico:
amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano
son curioso di vedere cosa in concreto ne consegue. per quanto mi riguarda non mi prefiggo alcuno scopo. solo il piacere di aver fatto quel che sento e ho voluto
al solito non le ho viste e non le vedrò. del resto alle immagini preferisco l'immaginazione: l'assalto dei confederati al baluardo occidentale della democrazia liberalista
c'è chi la chiama telepatia. io la chiamo conoscenza profonda
son perduto
non domando infatti perdono. non posso farlo. non mi ritengo peccatore e non riconosco il valore dei comandamenti nel loro insieme
in effetti, considerando tutto ciò, sarebbe, potrebbe essere un bel problema
l'amante, per aver quel che desia,
senza guardar che dio tutto ode e vede,
avviluppa promesse e giuramenti,
che tutti spargon poi per l'aria i venti
stanotte mi sono ritrovato ancora una volta a fare il militare. nel sogno, come nella realtà, non ho ovviamente fatto alcuna fatica ad adeguarmi alla situazione e alla disciplina del soldato. ma quanta avversione interiore a tanta assurdità e spreco di risorse!
fortuna che m'hanno regalato un'agenda. ormai stavo scrivendo sui margini della vecchia. forse una metafora
un paio d'azioni buone nell'inverno
per (lo spero)
un posticino al calduccio all'inferno
non ascolto mai il messaggio del presidente.
preferisco un valzer di ciopìn